Recensione di Sara Pisaneschi
Autore: Giorgio Scerbanenco
Editore: La nave di Teseo
Genere: Giallo
Pagine: 280
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Un luminare della chirurgia sta per compiere una delicata operazione per ridare la vista ad Alberto Déravans, un miliardario rimasto cieco in seguito a un incidente stradale. Ma qualcuno non vuole che Dérevans torni a vedere, ed è disposto a tutto, anche a uccidere, per mantenere nel buio il suo segreto. La sua firma è una bambola dagli occhi cavati lasciata alla clinica dove dovrebbe svolgersi l’operazione. Quando un caso sembra chiudersi in un vicolo cieco, quando le piste scarseggiano e mancano indizi, è in quel momento che il capitano Sunder bussa alla porta dell’ufficio di Arthur Jelling, archivista della polizia di Boston: la legge ha di nuovo bisogno di lui.
Recensione
Il noto miliardario Alberto Déravans deve essere operato agli occhi dopo aver perso la vista in un incidente automobilistico. Il dottor Linden si mostra disponibile ad effettuare il delicato intervento, solo lui sembra in grado di farlo. Una minaccia di morte al chirurgo vuole impedire che Déravans torni a vedere.
Perché? Niente sembra avere senso.
E si sa, quando la polizia si trova di fronte a rompicapi di questo genere, chi meglio di Arthur Jelling è in grado di scovare nuove piste da seguire?
L’anti-eroe dai modi gentili e affabili, così educato che è quasi difficile da prendere in considerazione. L’archivista della polizia di Boston, lo stesso che ha già risolto casi importanti. Non che ne sia entusiasta, in realtà. Timido e schivo, ha sempre il timore di disturbare e entra nella vita delle persone, colpevoli o innocenti che siano, quasi in punta di piedi. La logica e l’istinto sono i suoi punti di forza.
La tenacia il suo motore. Sembra destinato a seguire casi in cui l’omicidio è solo un’eventualità. Purtroppo anche in questo caso puntualmente si verifica. Jelling inizia ad indagare tra le conoscenze di Déravans e come al solito passa al setaccio la vita di tutti. Il fratello Andrea, la fidanzata di Alberto, i colleghi del chirurgo tra cui la bellissima dottoressa Leland che sembra stregare tutti, Jelling compreso. Possono, questi, essere invidiosi della fama del medico?
O si sentono in qualche modo messi in disparte ingiustamente? E quella strana coppia che vive alle spalle della ricca famiglia, cosa nasconde?
Tante domande e nessuna risposta. Tutto si risolve in un vicolo cieco fino quando, seguendo una delle sue geniali intuizioni, Jelling decide di raccogliere alcuni materiali dalla casa del miliardario e dalla clinica in cui è ricoverato.
Qui viene in possesso di una bambola a cui sono stati asportati gli occhi. Il nostro investigatore non sa in che modo questa sia collegata al delitto, sa solo che lo è, deve esserlo. In un garbuglio di bugie, false piste, superstizioni ed espedienti poco ortodossi, un pizzico di “magia” e di musica incantata, il nostro adorabile detective riesce a trovare la soluzione del mistero, anche stavolta tutt’altro che scontata.
In questo secondo libro dedicato ad Arthur Jelling i personaggi iniziano ad essere sempre più delineati, ogni contorno diventa più chiaro.
Scerbanenco non delude mai.
Giorgio Scerbanenco
Giorgio Scerbanenco (1911-1969), nato a Kiev, cresce a Roma ma ancora adolescente si stabilisce a Milano. Negli anni ’30 approda nell’editoria come collaboratore alla Rizzoli e in seguito come caporedattore dei periodici Mondadori, per tornare in Rizzoli nel dopoguerra come direttore dei periodici femminili. Collabora con i maggiori quotidiani e riviste dell’epoca, tra cui il “Corriere della Sera”, “La Gazzetta del popolo”, “il Resto del Carlino” e “Novella”. Scrittore prolifico, ha sperimentato tutti i generi della narrativa ed è riconosciuto come uno dei maestri del giallo italiano, consacrato dal successo della serie di romanzi con protagonista Duca Lamberti e dall’assegnazione del Grand Prix de littérature policière nel 1968. Tra i suoi libri ricordiamo Venere privata, Traditori di tutti, Milano calibro 9, I milanesi ammazzano al sabato, Ladro contro assassino. Tutta la sua opera è in corso di pubblicazione presso La nave di Teseo. Alla sua memoria è dedicato il più importante premio italiano per la letteratura poliziesca e noir: il premio Scerbanenco.
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