La coppia della porta accanto




Recensione  di Valentina Marcis

Autore: Shari Lapena

Editore: Mondadori

Pagine: 288

Genere: Thriller

Anno pubblicazione: 2016

 

 

 

 

Se la tua vicina ti dice di non gradire la presenza della tua neonata alla sua cena – niente di personale, intendiamoci – ebbene passi, semplicemente non sopporta i bambini che piangono. Esistono i baby monitor apposta, e sarà sufficiente controllare la piccola ogni mezz’ora, in fondo è soltanto al di là della porta accanto, nella sua culla.

Ma se la stessa vicina si presenta vestita da mozzare il fiato, scollatura esagerata, pelle di porcellana, e non fa altro che flirtare per l’intera serata con tuo marito, fin troppo compiacente, allora la faccenda si fa irritante.

Tanto vale tornare a casa dalla bambina.
Che non è più nella sua culla.
Che è scomparsa.

L’inizio è quello di un giallo classico che, in poche pagine, eluderà però qualsiasi paragone.
Quante cose il lettore crede di sapere e non sa.
Quante volte sussurrerà “ho capito” e si dovrà ricredere.

Un innamoramento al momento sbagliato, una coperta scomparsa, una telecamera che non funziona, un’altra che funziona troppo bene, il depistaggio di una mente malata, quello di una mente fin troppo sana, un gioco erotico che sfugge al controllo e un detective capace di mille ipotesi stravaganti che, guarda caso, trovano altrettante sinistre conferme: un’inesorabile discesa all’inferno nei segreti di una coppia, la percezione di un matrimonio che, da un vetro distorto, mostra il suo disegno invisibile e pauroso.

La coppia della porta accanto è il primo romanzo dell’autrice canadese Shari Lapena che, in questo libro, tratta sapientemente temi importanti come la depressione post partum e altri problemi della mente umana accanto ad un thriller ben strutturato.

La scrittrice riesce a rendere il lettore partecipe della vicenda: lo coinvolge nel rapimento della bambina, nelle sensazioni provate dai genitori ma soprattutto nei dubbi che li tormentano dal momento in cui Cora scompare.

I protagonisti principali della vicenda, Anne e Marco, i genitori della piccola Cora, non hanno segreti per il lettore che ne legge tutte le sfumature. La madre è una donna che deve convivere con una depressione post partum e gli strascichi di una ormai passata malattia mentale e che farebbe di tutto per sua figlia; proviene da una ricca famiglia da cui si separa nel momento in cui si innamora di Marco, un giovane italiano non gradito dai suoi genitori.

Marco è un uomo che tenta in ogni modo di farsi valere agli occhi della famiglia della moglie, in competizione col suocero che trova sempre occasione di sminuirlo. Ma a tutto c’è un limite e Marco sembra averlo superato.

Lo stile è fluido, la lettura procede senza interruzioni.
Non ci sono eclatanti colpi di scena, se non alla fine, che possano turbare il corso degli eventi; anche le descrizioni dei luoghi sono ridotte al minimo.
Tuttavia tale sacrificio non va a sminuire la trama, anzi in quest’opera la scrittrice ha dato priorità a tutti gli elementi del thriller psicologico, riuscendo a colpire nel segno.

Gioca con le sensazioni di chi legge, lo trascina nelle emozioni dei personaggi lasciandolo senza fiato e portandolo a delle conclusioni che però verranno smentite nelle righe successive.

Lo stesso accade alla fine: quando tutto sembra risolversi nel migliore dei modi, Shari Lapena non si smentisce inserendo un finale che spiazza il lettore.

 

 

Shari Lapena


Shari Lapena, canadese, è stata avvocato e insegnante prima di dedicarsi alla scrittura. La coppia della porta accanto è il suo primo thriller. L’autrice vive a Toronto.

 

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