La famiglia Hofer




Recensione di Barbara Aversa Pacifico


Autore: Mr. Rosolino

Editore: Indipendently published

Genere: Narrativa

Pagine: 223

Anno: 2019

 

 

 

 

 

Sinossi. Micheal vive a Bressanone, in provincia di Bolzano, e cresce sotto l’amore morboso della più ricca famiglia della provincia: gli Hofer. Segregato nella villa con l’unico svago dello studio, Michealsfoga tutta la sua frustrazione nell’arte spiccando nella musica. Forse è un modo per esprimere se stesso, ma la sua non è una vera e propria crisi che affligge gli individui repressi. Micheal Hofersembra attendere pazientemente il suo momento, e lo attende dando voce alla sua espressione artistica. Accanto a lui c’è l’inseparabile amica di infanzia, complice, amante Camilla Kofler. Con lei condividerà l’infanzia e l’amore fin quando non riuscirà ad aprire la porta per la libertà. Ma là fuori, quel che troverà, non sarà proprio quello che si aspettava. Mr. Rosolino percorre senza timore le vie oscure dell’amore che merita essere cercato attraverso quei minuziosi dettagli quasi impercettibili dando vita alle tante sfumature dell’amore stesso. Mr. Rosolino dedica molto spazio a queste scene di eros puro e lo fa senza timidezza, perché in questo libro il sesso va letto come un palliativo al mal d’amore.

 

Recensione

Un racconto che riesce ad arrivare. Nonostante alcune scene dedicate al sesso siano, a mio parere, eccessivamente esplicite sono funzionali per far sì che la sessualità possa assurgere ad altro e che possa essere di natura evolutiva.

Potremmo considerarlo un romanzo di formazione sentimentale, dove il protagonista percorre le strade del piacere e del narcisismo per arrivare alla consapevolezza che l’unico amore possibile è proprio quello che possiede già.

E quel ritratto lentamente perfezionato, anziché rappresentare quella parte di se stesso che non invecchia mai, va a raffigurare i dettagli delle numerose amanti di Micheal che alla fine, dopo molti perfezionamenti, raffigureranno una figura illibata ed idilliaca.

E poi c’è Camilla, aria pulita, un fiore che è sbocciato nell’aridità e nei tormenti. La scrittura è immediata e lineare, accurata ed introspettiva.

Un’ opera prima che evidenzia il talento dell’autore e la sua capacità di scandagliare l’animo dei personaggi principali con evidente capacità analitica.

Le difficoltà emozionali del protagonista non sono altro che un ostacolo a lasciarsi andare in una relazione abbandonandosi completamente e queste sono visceralmente legate alle sue sofferenze, come se il piacere potesse supplire e compensare; solo quando questi capirà l’adeguatezza di se stesso, dei propri sentimenti e dei propri impulsi riuscirà a viverli realmente e potrà davvero progredire.

Ma forse sarà troppo tardi perché se “la fiducia è un dono che spesso fa male”, la sua assenza può distruggere, una vita, più vite.

Alla fine della lettura, che si rivela con lo scorrere delle pagine intensa e viscerale, ciò che si vorrebbe dire al protagonista, cosi passionale, fragile ed incompiuto è: “sii felice, lo puoi essere”.

Ma forse sarà, ahimè, troppo tardi.

 

INTERVISTA

Come è nata l’idea del libro? Perché ci sono così tante scene di sesso?

L’idea del libro non è mai nata. Non ho mai avuto un’idea chiara. Ho iniziato a scrivere come se stessi vivendo in prima persona quella storia che si sviluppava giorno dopo giorno, vivendola, scrutandola da spettatore. Non ho mai saputo dove volessi andare a parare. Avevo solo in mente un’ideologia in testa Le scene di sesso sono superflue, di secondo aspetto. Nella vita reale molti individui confondono l’attrazione sessuale (e il piacere del sesso). È un’arma fortissima il sesso, una lama affilata che taglia. Micheal scappa dalla paura di perdere Camilla e trova rifugio nel sesso perché è la sola cosa che gli dia piacere, seppure effimero. È di secondo piano, ma ben descritto, per la semplice ragione che ho cercato di fare trasparire la passione, l’arte e l’amore del ragazzo. Non si è mai parlato di semplici avventure e non è mai stato con donne a caso. Le figure femminili sono quelle con cui è cresciuto, dalla quale ha assorbito quel tanto per costruire la propria anima. Ne esce fuori, di fatti, il ritratto di una donna celestiale nata da tutti i dettagli delle sue amanti.

 

Quali sono i tuoi progetti, hai già in cantiere l’idea di un secondo libro?

Non ho progetti, non ho in cantiere altri libri, non ho mai avuto idee chiare su come scrivere un libro. Per cui può darsi che un giorno mi sveglierò e sarò di nuovo sprofondato in un’altra storia.

 

Quali scrittori ti ispirano maggiormente, hai un riferimento letterario?

Non ho riferimenti di scrittori, anche se lo stile de “La famiglia Hofer” nasce dalla grande intuizione nata dopo la lettura di “Mr. Gwyn” di Baricco.

A cura di Barbara Aversa Pacifico

instagram.com/missparklingbooks

 

 

Mr. Rosolino


Rosolino, giovane scrittore di Bolzano, ha sempre avuto una naturale predisposizione per l’arte e la letteratura. Questo è il suo primo romanzo.

 

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