La fattoria dell’animale




Recensione di Francesco Morra


Autore: Stefano Antonucci e Daniele Fabbri

Disegnatore: Boscarol

Editore: Feltrinelli Editore

Genere: Graphic Novel

Pagine: 128

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. La fattoria attraversa una grave crisi, la vita è difficile e le risorse scarseggiano. Gli animali resistono collaborando democraticamente alla felicità e al benessere collettivo, e affidandosi alle sapienti mani dei loro esponenti più capaci e benevoli… …o, almeno, è questo che vogliono farci credere, gli animali. Ispirato alla novella allegorica di George Orwell, “La fattoria dell’animale” è una graphic novel che parla di menzogne diventando essa stessa, una menzogna. Antonucci, Fabbri e Boscarol non solo gettano uno sguardo critico sull’attualità del nostro paese adattandovi un classico della letteratura moderna, ma vogliono usare questo espediente per mettere in luce la potenza distruttiva delle bugie, della falsità e della malafede. In una realtà come la nostra, dove le parole con cui si raccontano i fatti contano più dei fatti stessi, metterli a confronto può suscitare grandi risate, spesso amare.

Recensione


Dubitiamo che questo sia il corretto punto di vista dal quale criticare la situazione politica al momento attuale.

T.S. Eliot

Frase con cui rifiutò la pubblicazione della Fattoria degli animali.

Stefano Antonucci e Daniele Fabbri tornano a lavorare con Maurizio Boscarol per la realizzazione della graphic novel “La fattoria dell’animale” edito Feltrinelli Comics.

Gli autori riescono ad attualizzare la novella La fattoria degli animali di George Orwell pubblicata più di settanta anni fa.

Un omaggio riuscito dove emerge un’elegante critica e satira politica e sociale.

Tutto ciò implementato dai disegni di Boscarol, rigorosamente in bianco e nero.

Il discorso diretto è assente e la storia viene raccontata da un collaboratore de Il capitano, maiale dominante nella fattoria.

Come nella novella Orwelliana gli animali si riappropriano della gestione delle loro vite demandandone poi il potere ai loro simili più intelligenti e scaltri, i maiali, nelle figure  prima del senatore e poi di un suo successore, Il capitano.

Le figure apicali di questa società governano all’insegna di slogan simili ad alcune forze e ideologie politiche attuali, di cui de facto ne sono assimilabili.

Una lettura celere, divertente, satiricamente feroce e dissacrante. Viene descritto come propaganda e comunicazione sostituiscano l’ attualità del circostante.

Un riso amaro e una denuncia sui rischi di un mondo dove vedere nel diverso un centro ove coagulare risentimenti, impoverisce e annulla uno dei valori sommi della civilizzazione, ovvero la solidarietà.

Le pagine scorrono veloci, il tratto dei disegni accattivante rapisce il lettore.

Viva la satira componente essenziale e imprescindibile della libertà di espressione democratica!

A cura di Francesco Morra

www.youtube.com/user/Vetriera

Stefano Antonucci, Daniele Fabbri e Maurizio Boscarol


Stefano Antonucci e Daniele Fabbri sono gli autori di Quando c’era LVI, miniserie a fumetti (anche raccolta in volume) che racconta il ritorno in vita di Mussolini ai giorni nostri, balzata agli onori della cronaca per un atto vandalico subìto dagli autori da parte di esponenti di spicco del movimento di estrema destra CasaPound. Quando c’era LVI ha riscosso molto successo, consolidato dal romanzo illustrato Il piccolo Führer, rivisitazione del classico di Saint-Exupéry in chiave umoristico-grottesca, che affronta i temi della comunicazione e della propaganda. Insieme, Antonucci e Fabbri hanno realizzato anche Gesù. La Trilogia e il suo seguito V for Vangelo.

Maurizio Boscarol ha collaborato come vignettista per le principali riviste satiriche italiane, da “Cuore” a “Il Male di Vauro e Vincino”. Insieme ad Antonucci e Fabbri è autore di Il timido anticristo (Feltrinelli Comics)

 

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