Recensione di Loredana Cilento
Autore: Elena Ferrante
Editore: Edizioni e/o
Pagine: 145
Genere: Narrativa
Anno Pubblicazione: 2006
Questo è stato il mio primo libro della Ferrante, prima della serie de L’amica Geniale, prima de I giorni dell’abbandono e L’amore Molesto, si perchè dopo averlo letto la prima sensazione è stata quella di voler correre a leggere tutti gli altri, uno dopo l’altro.
Lo stile della Ferrante è unico, la prosa curata, forbita ma fluida, si alterna al linguaggio comune dei personaggi che descrive con estrema disinvoltura, è accattivante, è trascinante!
La storia di Leda, insegnante divorziata con due figlie ormai adulte, ci evoca emozioni contrastanti e domande a cui è difficile rispondere, perché la stessa Leda non si spiega alcune situazioni che le capiteranno.
Leda, dopo la partenza delle figlie per il Canada, dal padre, decide di concedersi una vacanza, per riposarsi, per raccogliere le idee, ma soprattutto per riprendersi un po’ la sua vita, fatta di lavoro e dedizione per le figlie.
Così parte per un paesino del sud Italia, inizialmente il soggiorno è molto piacevole fino a quando non sarà disturbato da una “tipica e rumorosa famiglia” del sud, con bambini petulanti e capricciosi, genitori accomodanti e tanti altri parenti alquanto rozzi e volgari.
A turbare la quiete di Leda la sparizione della bambola preferita della bambina che le scatenerà oscure sensazioni, cambierà il suo modo di porsi e la sua rettitudine.
Il finale ci lascia un’infinità di dubbi e perplessità, soprattutto sulla personalità di Leda che cova dentro di sé qualcosa di non risolto.
Si legge tutto d’un fiato, senza sosta, e pagina dopo pagina ci trasmette emozioni forti.
Leda diventa quasi un’antagonista di se stessa.
È una lotta tra il bene e il male, ma in fondo, forse in ognuno di noi si nasconde qualcosa di oscuro, di non risolto, o no!?
Elena Ferrante
É una scrittrice italiana, nata e cresciuta a Napoli; ha fatto studi classici e fra i suoi autori preferiti cita Elsa Morante. È opinione diffusa che il suo nome sia in realtà uno pseudonimo, per quanto tale ipotesi non sia in alcun modo accreditata dalla scrittrice stessa e non sia avvalorabile.
Elena Ferrante, scrive sotto pseudonimo. Autrice dell’Amore molesto, da cui Mario Martone ha tratto il film omonimo. Dal romanzo successivo, I giorni dell’abbandono, è stata realizzata la pellicola di Roberto Faenza. Nel volume La frantumaglia racconta la sua esperienza di scrittrice. Nel 2006 le Edizioni E/O hanno pubblicato il romanzo La figlia oscura, nel 2007 il racconto per bambini La spiaggia di notte e nel 2011 il primo capitolo dell’Amica geniale, seguito nel 2012 dal secondo, Storia del nuovo cognome, nel 2013 dal terzo, Storia di chi fugge e di chi resta, e nel 2014 dal quarto e ultimo, Storia della bambina perduta.
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