Recensione di Francesca Marchesani
Autrice: Penelope Lively
Editore: Guanda
Traduzione: Corrado Piazzetta
Genere: Narrativa
Pagine: 272
Pubblicazione: Marzo 2021
Sinossi. Al principio c’è una fotografia. La trova per caso Glyn Peters, affermato storico del paesaggio, in una cartellina impolverata rimasta a lungo sepolta in un armadio. È la fotografia della moglie Kath, mancata anni prima: una Kath bella e gioiosa come sempre, ma sorpresa mano nella mano con il cognato Nick. È allora che nella vita misurata e ordinata di Glyn si apre una voragine. Accanto alla certezza del tradimento prendono corpo dubbi e domande che lo porteranno lontano nel passato, sulle tracce di una donna che è stata sua moglie, ma che forse non ha mai conosciuto davvero. Perché quella foto? Quando? E perché proprio lui, il cognato? Penelope Lively racconta l’indagine personale di un uomo che solo dopo la morte della moglie si ostina a volerla conoscere: in una prosa asciutta e calibrata, l’autrice accompagna Glyn sulle tracce di Kath, prima bambina indecifrabile, poi ragazza bella e apparentemente spensierata, infine donna e moglie fuori da ogni possibile schema ma dotata di una sensuale, innata vitalità capace di sedurre chiunque la incontri. E la luce e le ombre gettate via via su di lei dai vari «testimoni» interrogati da Glyn – la sorella di Kath, anzitutto, costretta anch’essa dalle circostanze a fare un bilancio della sua vita e del suo matrimonio – saranno la sostanza di un intenso ritratto femminile, quello di una donna affascinante ma sfuggente, che dietro di sé ha lasciato soltanto frammenti della sua vita e della sua misteriosa energia vitale. Introduzione di Helena Janeczek.
Recensione
Avete presente quei film/documentari dove tutte le vicende vengono raccontate dagli occhi dei protagonisti stessi?
Magari seduti su un divano, che parlano davanti alla telecamera spiegando le vicende un po’ per volta?
Ecco, Lively fa questo nel suo romanzo. Ci mette davanti due coppie e qualche altro personaggio secondario.
Senza via di fuga, come un interrogatorio della polizia con la lampada puntata in faccia. A parlare prima di tutti è Glyn, il marito di Kath. Che trova, in mezzo alla sua roba, una vecchia foto, dentro una busta con scritto “non aprire, distruggere!”.
La tentazione è troppo forte, e poi, se davvero andava distrutta subito qualcuno l’avrebbe già fatto, no?
Poi Kath non è più lì per dirgli cosa può o non può vedere, è morta da un po’. Quindi apre la busta e guarda la foto. Ci sono Kath e un altro uomo si tengono per mano e la dedica dietro non lascia spazio ad alcun dubbio.
Un buco nero enorme comincia a risucchiarlo. Sua moglie aveva quindi un amante. Una relazione che non era solamente una storiella di una notte e, se era stata capace di avere una doppia vita così, sotto i suoi occhi, chissà quante altre cose si è lasciato fuggire in dieci anni di matrimonio.
Deve cominciare a indagare dal principio e, in questa scoperta Glyn non può che coinvolgere anche Elaine, la sorella di Kath, anche perché l’uomo nella foto è proprio suo marito, Nick. I due quindi avevano una tresca.
E, mentre il matrimonio di Glyn non può piùdistruggersi perché Kath ormai non può più rispondere delle sue azioni passate, quello di Elaine invece si sgretola. Così anche lei comincia a percorrere tutta la strada che l’ha portata fin lì.
Fino al giorno della morte di Kath, una sorella che le ha sempre rubato la scena, che era sempre più bella, più brava e più appariscente di lei.
Qual è la verità dietro la morte di Kath?
Quante altre persone sono coinvolte in questo quadrato amoroso, ma soprattutto, si sarebbe potuta salvare?
Penelope Lively ci trascina in un tornado di emozioni che coinvolge ma fa anche riflettere. Se dovessimo scomparire da un momento all’altro ci sarebbero cose che potrebbero infangare la nostra memoria? Cosa ricorderebbero di noi le persone? Ma soprattutto, perché i morti non si lasciano mai in pace ma continuano a essere un problema dei vivi?
Penelope Lively
Penelope Lively è nata al Cairo nel 1933 e vive in Inghilterra dal 1945. È membro della Royal Society of Literature. Con il romanzo Incontro in Egitto ha vinto il Booker Prize; da Salani sono usciti i libri per ragazzi Il fantasma di Thomas Kempe e Alieni a lieto fine.