Alex Michaelides
Traduttore: Manuela Francescon
Editore: Einaudi
Editore: Collana Stile Libero Big
Genere: Thriller
Pagine: 336
Anno edizione: 2025

Sinossi. Sull’isola privata dell’ex star del cinema Lana Farrar, nelle Cicladi, la situazione è fuori controllo. Come ogni anno l’idea dell’attrice era di trascorrere le vacanze di Pasqua con gli amici più stretti, lontano dai riflettori e dal freddo di Londra. Ma Lana ha sottovalutato il carico di rancori, tensioni e veleni che i suoi ospiti si sono portati dietro. Ben presto, con l’arrivo di una tempesta di pioggia, gli screzi degenerano in scenate, poi in liti durissime e alla fine in un omicidio. A raccontarci questa storia di vendette e desideri inconfessabili è lo sceneggiatore Elliott Chase, il miglior amico di Lana, o almeno così sembra. Uno che con le parole ci sa fare, anche troppo.
Recensione
di
Marina Toniolo
‘Cosa viene prima, il carattere o il destino? È il dilemma al centro di ogni tragedia, quale dei due, il fato o il libero arbitrio?’
‘La furia’ è scritto come un giallo classico ma con la particolarità che, come afferma la voce narrante Elliot, interessa maggiormente il perchè e non il chi. Questo porta a uno stile che utilizza sbalzi temporali e alternanza dei personaggi per approfondire la psicologia intrinseca di ognuno di loro, il vissuto e le aspettative.
Lana Ferrar, star del cinema che ha lasciato le scene per dedicarsi alla famiglia, invita per un fine settimana i suoi più stretti amici a Aura, la sua isola privata nell’Egeo. Dovrebbero essere giornate all’insegna del riposo ma tensioni mai sopite tra gli ospiti porteranno all’ovvia conclusione di un omicidio. Ma non è tutto vero quel che si vede.
‘Qui si parla del vento. Il vento che soffia sulle isole della Grecia. Feroce, imprevedibile vento greco. Capace di farti impazzire’.
L’autore usa la metafora del vento per descrivere la ferocia delle passioni che si agitano in ognuno di noi, soprattutto nelle persone che a prima vista sono calme e posate. Quale può essere l’evento scatenante che porta allo stravolgimento del raziocinio a favore delle primordiali pulsioni?
Scritto magistralmente con una traduzione perfetta, il romanzo è un omaggio alla natura,vitalità e cultura greca e, neanche troppo velatamente, alla maestra del genere giallo Agata Christie.
L’impianto come tragedia prevede un continuo crescendo e nulla è lasciato al caso. Ogni piccolo particolare viene spiegato e supportato dai fatti. Il risultato è una lettura mai scontata, capace di avvincere il lettore e di farlo riflettere sulle scelte di vita che operiamo ogni giorno. E come la solitudine e la mancanza di amore portino a notevoli deficit nella sfera emotiva.
Il lettore che si accinge a leggere tenga a mente ciò che spiega Elliot: ‘in teatro come nella realtà, ci sono tre motori fondamentali: motivazione, intenzione e obiettivo’ e ciò che muove maggiormente le nostre azioni è la ricerca di evitare in ogni modo il dolore dell’esistenza.
Consigliato?
Senza alcun dubbio: la complessità della trama può rendere appagato anche il lettore più esigente.
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Alex Michaelides
1977, ha studiato Letteratura inglese all’Università di Cambridge e Cinema all’American Film Institute di Los Angeles. Ha scritto le sceneggiature di vari film, tra cui ‘La truffa è servita’, con Uma Thurman e Tim Roth. Tra le sue pubblicazioni: ‘La paziente silenziosa’ (Einaudi, 2019) e ‘Le vergini’ (Einaudi, 2021).
A cura di Marina Toniolo
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