ROSA TERUZZI
Editore: Sonzogno
Genere: Giallo
Pagine: 176
Anno edizione: 2025

Sinossi. Nella nebbia fitta della notte di Ognissanti, una misteriosa figura si muove nelle tenebre con un solo obiettivo: eliminare definitivamente Libera Cairati, la fioraia-detective del Giambellino. Dopo averla avvelenata con un mazzo di rose all’aconitina, l’aggressore si è dato un soprannome, l’Ombra, ed è pronto a colpire di nuovo. Dal rifugio del casello ferroviario in cui abita, Libera dovrà affrontarlo ad armi spuntate, costretta ad agire in gran segreto da Mimma Arrigoni, una pm che osteggia le sue indagini e insidia la relazione con il fascinoso commissario Gabriele. Ma quando il pericolo si fa più insidioso, Libera sa di poter contare sui complici di sempre – l’eccentrica madre Iole, la giornalista Irene e il burbero capocronista Cagnaccio –, una squadra affiatata a cui si uniscono due imprevedibili alleati: Diego Capistrano, ex rapinatore e amante di Iole, e Angelo Riva detto il Piè Veloce, un fotografo capace di rendersi invisibile e sparire nel nulla. Tra depistaggi, tentati omicidi e segreti nascosti, la caccia all’Ombra diventa un gioco letale, dove ogni mossa potrebbe essere l’ultima. In una Milano livida e battuta dalla pioggia, in cui tutti sembrano spiarsi a vicenda, Libera dovrà affrontare il suo nemico senza certezze – nemmeno quelle del cuore.
Recensione
di
Paola Iannelli
La vena romantica che contraddistingue i gialli di Rosa Teruzzi, forma parte di storie in cui il puro sentimentalismo si mescola col lato grave, di personaggi che si adoperano per uccidere. Sembra uno strano assioma, ma non lo è, il senso dell’amore e la conseguente energia scatenante, è spesso il cardine di un’energia propulsiva che arma la mano dell’assassino.
Le protagoniste del seriale, di cui fa parte La giostra delle spie, sono loro malgrado, coinvolte in vicende dai contorni foschi, in cui la morte violenta celebra l’inizio di un’indagine investigativa, dove Libera, sua madre e una giornalista, si prodigano per scoprire la verità.
Non mancano colpi di scena, storie d’amore parallele, false recriminazioni, il tutto si mescola nella vita di Libera, mai nome più consono alla fioraia del Giambellino, la quale cerca con disperato desiderio, di conciliare la propria attività professionale con le vicende criminali che la vedono al centro, di eventi che poco hanno a che vedere con la raffinata e sensibile composizione dei suoi addobbi floreali.
L’indagine condotta dall’aitante commissario Gabriele, è rivolta proprio a scoprire chi è l’autore del tentato avvelenamento di Libera. Un mazzo di rose dal profumo reso mortale, ha quasi ammazzato la fioraia, che ripresasi dall’accaduto, insieme alle sue strette collaboratrici, tenta con ostinata caparbietà di svelare.
L’ingresso di un fotografo – segugio, soprannominato il Cagnaccio, colora il trio, uomo dal passato dubbio e dai modi poco ortodossi, che senza ombra di dubbio darà man forte alle intrepide donne.
Milano è la dama bianca, colei che interpreta gli umori, le azioni, le storie vissute al margine di una metropoli, che negli ultimi anni ha subito trasformazioni urbane enormi. Il divario sociale è la conseguente metamorfosi, dove anche la zona periferica del Giambellino ha visto la propria evoluzione.
Libera vive il peso di avere una madre al di fuori delle regole tradizionali, un soggetto disinibito, effervescente, eppure presente nella vita della figlia, che vive i suoi amori con un certo malessere, schiava di paure e insicurezze.
Rosa Teruzzi ci apre un sipario diverso su Milano, dove le ombre si trasformano in giganti di cartapesta, grosse creature il cui interno è vuoto, come la gabbia dei falsi sentimenti che unisce gli artefici del male.
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Rosa Teruzzi
(1965) ha pubblicato diversi racconti e tre romanzi. Esperta di cronaca nera, è caporedattore della trasmissione televisiva Quarto grado, in onda su Retequattro. Per scrivere si ritira sul lago di Como, in un vecchio casello ferroviario, dove colleziona libri gialli. Per Sonzogno, nel 2016 ha pubblicato La sposa scomparsa. Seguono La fioraia del Giambellino, Non si uccide per amore, Ultimo tango all’Ortica, La memoria del lago, Ombre sul Naviglio, Gli amanti di Brera, La ballata dei padri infedeli.
A cura di Paola Iannelli