Recensione di Anastasia Frollo
Autore: Roberto Costantini
Editore: Marsilio Editori
Pagine: 450
Genere: Thriller – Noir
Anno Pubblicazione: 2016
Nanni e Bianca, Victor e Nicole. Due coppie, due matrimoni.
Tra di loro la giovane Scarlett, sorella di Nicole.
Siamo nel maggio del 2001, e intorno alle vite di questi personaggi ruota una Roma violenta, avida, bugiarda e misteriosa.
Due delitti, due vittime.
Michele Balistreri, a comando della terza sezione della squadra mobile, indaga insieme al PM Bianca Benigni senza ottenere però risultati concreti.
Nel 2011, invece, una rivelazione inattesa spinge Balistreri a riaprire il caso rimasto senza colpevoli.
Terminato il ciclo de La trilogia del male, ritroviamo il commissario Balistreri – ormai sessantenne – in una diversa fase di vita, con consapevolezze forse maggiori ma sicuramente diverse da quelle di un tempo. Il fatto di analizzare fasi diverse della vita di uno stesso personaggio è sicuramente un’ottima strategia utilizzata da Costantini, che riconosce un limite nel riportare sempre la stessa età del protagonista seriale.
“La moglie perfetta” è un giallo sul matrimonio, sull’amore e sulle bugie.
D’altronde il matrimonio va a braccetto con le bugie, che siano belle grosse o che siano sciocchezze.
“C’è chi si sposa molto giovane e non conosce nemmeno se stesso. C’è chi si sposa più maturo ma lo fa sulle ceneri di ciò che non ha funzionato in passato, cercando persone diverse da quelle che lo hanno fatto soffrire. C’è chi si sposa perché è arrivato il momento di farlo, e non perché ha trovato la persona giusta.”
Oltretutto in questo romanzo il giallo è duplice: troviamo il giallo vero e proprio e il giallo su come andrà a finire la “storia” tra Balistreri e Bianca.
Quest’ultima è un magistrato, una donna forte che lotta sul lavoro contro i pregiudizi maschilisti, una donna che da sola tiene in piedi il suo matrimonio e aiuta il marito terribilmente inerme a vivere una vita coniugale serena.
A differenza della trilogia, i personaggi principali sono molti. E’ una storia decisamente più corale dove i protagonisti parlano in prima persona, e Costantini risulta molto abile nel fare una cosa complicatissima: scrivere in prima persona il punto di vista di una donna.
A fare da sfondo troviamo la città di Roma, ambientazione perfetta se si considera il fatto che coniuga tutte le cose belle e brutte del nostro bel paese.
Spero di rivedere presto il commissario Balistreri in una nuova indagine, ho adorato questo libro di Costantini, un noir/poliziesco che consiglio vivamente anche a chi non ha mai letto La trilogia del male.
Roberto Costantini
Tu sei il male (Marsilio 2011), il primo volume di una trilogia (Alle radici del male, 2012; Il male non dimentica, 2014) con protagonista Michele Balistreri, è il suo romanzo d’esordio, un thriller che prima ancora della pubblicazione è diventato un caso editoriale internazionale, già opzionato per il cinema e in corso di traduzione nei maggiori paesi europei.
In precedenza aveva pubblicato con Franco Angeli saggi destinati ai professionisti e alle università: Gestire le riunioni con Maurizio Castagna nel 1996 e Negoziazione. Come trasformare le tecniche negoziali in abilità istintive
con Raffaele Carso nel 1998. Nel 2016 pubblica con Marsilio La moglie perfetta.