La notte delle mantidi




Recensione di Leonardo Di Lascia


Autore: Ignazio Pandolfo

Editore: Leone Editore

Pagine: 328

Genere: thriller

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Emily Lorraine è scomparsa ormai da tre anni senza lasciare traccia, ma la polizia, fin da subito, non ha mai preso il caso sul serio: la denuncia è stata raccolta in maniera sbrigativa e subito archiviata come allontanamento volontario, anche se tutti gli indizi facevano pensare a un rapimento, o forse peggio. La svolta avviene quando, improvvisamente, Emily cerca di mettersi in contatto con i genitori attraverso degli strani messaggi. I due anziani, ormai convinti di non rivedere più la figlia, rimangono sconvolti, al punto da chiedere aiuto al loro vicino di casa, il tenente Joe Panetta. Questi, pur considerando il caso piuttosto banale, decide di prenderlo in carico iniziando proprio dallo strano verbale della denuncia. Panetta, deciso a vederci chiaro, coinvolge il capitano Stefan Teokratis, uomo carismatico e con molti anni di esperienza. Dopo un breve colloquio con i genitori di Emily, i due detective scoprono particolari importanti che erano rimasti celati fino a quel momento e che apriranno scenari imprevedibili, da un lato rivelano l’esistenza di un’abominevole setta di sadici sessuali, e dall’altro di una misteriosa figura chiamata il Fornitore.

Recensione

Per i genitori la sparizione di un figlio è sempre difficile da accettare, soprattutto, se non si ritrova il corpo e se la polizia prende il caso in maniera superficiale.

Questo è quello che è accaduto ai genitori di Emily, i coniugi Lorraine che da tre anni vivono ancora nella speranza, anche se piano piano si sta affievolendo.

Un giorno Emily cerca di mettersi in contatto con i genitori con alcuni messaggi poco chiari.

Il capitano Stefan Teokratis, inizia ad indagare sul caso, coinvolto dal tenente Joe Panetta. Teokratis è una figura carismatica e caparbia.

Riaprendo il caso e risfogliando il fascicolo si scopre che molte cose erano state non viste o forse insabbiate, così da condurre i due personaggi su una pista che sembra giusta.

Panetta e Teokratis, hanno aperto il vaso di pandora, dietro il rapimento di Emily c’è  ben altro, un caso di vasta portata. Un caso che solo un termine può chiarirne il concetto “perverso”.

Pandolfo ci regala un thriller che viaggia a 200 km all’ora, si viene rapiti dalla storia totalmente, fino a ritrovarsi in un buco nero.

Il buco nero è creato da uomini perversi, sadici e senza scrupoli. I personaggi sono costruiti in modo molto efficace e propedeutici alla storia, la figura di Teokratis è molto appassionante.

Un thriller con uno stile da thriller, una storia da thriller, e dei personaggi da thriller.

Un thriller vero!

Ignazio Pandolfo


è nato nel 1947 a Messina, città dove vive e lavora. È stato docente universitario presso la facoltà di medicina fino al 2010, anno in cui ha lasciato l’insegnamento dopo una lunga e fruttuosa carriera, ricca di soddisfazioni sia in termini scientifici che didattici. Apprezzato pittore, ha al suo attivo diverse mostre personali e collettive, sia in ambito nazionale che internazionale, ed è autore di numerosi romanzi e racconti. Con Leone Editore ha pubblicato L’ospite oscuro (2015), Il signore della menzogna (2016) e Il padrone del tempo (2019).

 

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