La porta delle sette chiavi




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Edgar Wallace

Traduzione: Giuseppina Taddei

Editore: Alessandro Polidoro Editore

Genere: Giallo

Pagine: 270

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. Il ricchissimo Lord Selford decide di far costruire una cripta, la cui porta è dotata di sette chiavi, per riporvi, oltre alla sua tomba, anche il suo ingente patrimonio. Consegna le chiavi ad altrettanti esecutori testamentari e ordina che l’eredità venga consegnata al figlio al compimento del venticinquesimo anno di età. L’ultimo discendente della nobile, ricca e stravagante famiglia Selfordè un giovane inquieto, da anni in giro per il mondo. Il suo avvocato, Havelock, incarica dunque Dick Martin, da poco dimissionario dalla polizia di Scotland Yard, di ritrovarlo. Sulle sue tracce, Martin incontrerà una serie di personaggi loschi: un medico greco senza scrupoli, un vecchio precettore, la sua bizzarra moglie e il suo autista ex ladruncolo, e una bella e avvenente bibliotecaria.                                                                                                                                                         La porta dalle sette chiavi, apparso per la prima volta nel 1936, è una delle opere più rappresentative della vasta produzione di Wallace oltre che modello di trama e stile per il genere poliziesco.

 

Recensione

Da amante della letteratura gialla e della regina del giallo Agatha Christie non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di conoscere Edgar Wallace, uno dei maestri del giallo.

La porta dalle sette chiavi è un ottimo esempio di giallo e poliziesco dove il protagonista deve mettere insieme tutti gli indizi per raggiungere la soluzione del caso, non senza affrontare diverse peripezie. Dick Martin, da poco dimissionario della polizia di Scotland Yard, accetta l’incarico dell’avvocato Havelock di ritrovare il giovane Selford che gira per il mondo inviando a quest’ultimo diverse missive e richieste di soldi.

Il poliziotto decide di partire per cercare di agguantare il giovane ma egli sembra imprendibile. La comparsa di una chiave particolare e misteriosa lo conduce alla tomba di Lord Selford chiusa da una porta con sette serrature.

Dove sono le altre sei chiavi?

Chi le possiede?

All’irraggiungibilità del giovane Selford si aggiunge anche questo mistero. Martin nelle sue indagini, aiutato dall’ispettore capo Sneed, conosce diversi personaggi stravaganti come il medico greco Metaxas, il dottor Cody, la moglie, Tom Cawler e l’affascinante bibliotecaria Sibilla Lansdown.

Come in tutti i polizieschi che si rispettano anche La porta dalle sette chiavi è un bel connubio di inseguimenti, piste false, interrogatori, intuizioni, indizi e prove più o meno schiaccianti. La narrazione è molto scorrevole e la trama è ben sviluppata e piuttosto articolata e interessante. Le indagini sono coinvolgenti e niente è mai come appare proprio come nei libri della Christie.

I personaggi sono davvero molto interessanti anche se non vengono sviluppati in modo approfondito dal punto di vista psicologico. Non veniamo sempre a conoscenza dei pensieri di Martin tanto che molte sue deduzioni e collegamenti tra i vari indizi li conosciamo solo alla fine del libro. Il finale mi ha sorpresa, non avevo assolutamente intuito quale fosse la soluzione del mistero.  

Suggerisco di leggere la bellissima e approfondita prefazione di Maurizio Ponticello che permette al lettore di farsi un’idea chiara di chi sia stato Edgar Wallace.

Consiglio di leggere La porta dalle sette chiavi a chi voglia conoscere le radici della letteratura gialla e poliziesca e a chi già ama Agatha Christie e Arthur Conan Doyle.

 

 

A cura di Ilaria Bagnati

ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com

 

 

Edgar Wallace


(Greenwich, 1 aprile 1875 – Beverly Hills, 10 febbraio 1932) è considerato, insieme ad Arthur Conan Doyle e Agatha Christie, uno dei maestri della letteratura gialla, e in particolare del poliziesco. Ha scritto 175 romanzi, 24 drammi e numerosi articoli giornalistici. Le sue opere hanno ispirato centinaia di storie per il cinema. Tra i suoi romanzi più noti si ricordino I quattro uomini giusti (1905); Il cerchio rosso (1922); L’arciere fantasma (1923) e La porta dalle sette chiavi (1936).

 

Acquista su Amazon.it: