Recensione di Alessio Balzaretti
Autore: Giovanni Lucchese
Editore: D Editore
Genere: Romanzo
Pagine: 222
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Lui è un uomo depresso, stanco, ossessionato da una voglia di sesso che lo porta a collezionare incontri con altri uomini nei quali assume il ruolo di dominatore perverso. Lei è una donna ricca e annoiata che usa il suo disprezzo verso il mondo come un’arma puntata contro ogni persona che incontra. In una Roma cupa e crudele, la loro vita è composta da una serie di giornate anonime, arricchite unicamente dalle angherie quotidiane che i due si divertono a infliggere senza sosta. Le loro storie corrono parallele senza farli mai incontrare. Ma c’è un momento in cui i loro destini si incrociano, a loro insaputa, in modo inesorabile. La morte di un uomo cambierà la loro vita per sempre. La Sete è un’espressione letteraria di rabbia pura, un grido di aiuto, un urlo di terrore in cui vengono esplorati i sentimenti più oscuri e scabrosi dell’animo umano. La sete è un thriller ad alto contenuto erotico nel quale ogni parola viene detta, ogni perversione viene esplorata fino a rivelare quel lato che ognuno di noi cerca disperatamente di nascondere. «La sete è tutto. La sete è Dio. La madre che torna ogni volta e che resterà accanto a me finché vivrò. La sete sono io».
Recensione
Siete pronti a spogliarvi da tutti i tabù che vi fanno dire no, questo libro non fa per me?
Fatelo senza vergogna, ma soprattutto preparatevi a scavare, insieme all’autore, nelle ossessioni e nelle anime nere dei due protagonisti de La Sete.
Attenzione, non sarà un viaggio virtuale, di quelli puramente introspettivi, fatto di stati d’animo, desideri repressi e vite non vissute.
La noia dei romanzi dove si fa troppa filosofia scordatevela subito.
Al contrario, per comprendere le motivazioni di Lei e Lui, ci si dovrà fisicamente predisporre a lasciarsi travolgere da reazioni sensoriali che lasceranno senza fiato.
Le cose accadono veramente, l’adrenalina, il desiderio, la passione, il dolore, non rimarranno dei concetti ma li sentirete crescere dentro, fino a farvi venire i brividi.
Davanti alle perversioni dei due protagonisti, l’istinto iniziale potrebbe essere quello di voltarsi dall’altra parte per non vedere, ma, con lo scorrere delle pagine, mi sono reso conto di non aver mai letto nulla di più vero.
Cosa si nasconde dietro la normalità delle persone?
È proprio nel prototipo di persona normale che l’autore indaga per ricordarci cosa siamo e qual’ è la nostra storia, per portarci a scoprire che forse la normalità, a cui ci attacchiamo ogni giorno, non ci appartiene per niente.
Non appare chiaro se ci sia un motivo di rivalsa nella condotta dei due personaggi principali che non sarà difficile detestare per come disprezzano e trattano gli altri a nutrimento del proprio ego.
Tuttavia, nella seconda parte del racconto, apparirà la loro vera essenza come risultato di esistenze piene di cicatrici.
In parte, ho trovato in questo romanzo un motivo in più per comprendere le personalità che potremmo definire dei cattivi. Uno squarcio di luce che sembra essere lontano mille miglia e che in realtà li sfiora. Un buco nero che sembra averli assorbiti in maniera definitiva ma che si rivela una gabbia entro cui si sono chiusi da soli.
Forse i cattivi in realtà sono i buoni e viceversa, oppure non esistono ne gli uni ne gli altri.
Dopo una galoppata nevrotica e cruda, il finale ci ridona la suspense del thriller e il colpo di scena dove il male unisce, provocando un’implosione di Lei e di Lui che, anziché distruggere, crea una nuova aspettativa, una luce in fondo al buio.
Nel mio giudizio devo essere molto onesto, da un thriller estremamente erotico e pulp come questo non mi aspettavo molto, eppure è il romanzo che più di tutti, quest’anno, mi ha tenuto incollato alle pagine dall’inizio alla fine.
Complimenti a Giovanni Lucchese per uno stile di scrittura che più vero non si può. Scorrevole e schietto, come i pensieri che attraversano la nostra mente, quotidianamente, senza filtri.
Giovanni Lucchese
Autore dal 2014, frequenta i corsi di scrittura della Scuola Omero di Roma da diversi anni. Dal 2014 al 2016 ha pubblicato diversi racconti nella rete, sul Mag O, sulla piattaforma Storiebrevi e sul blog Fantareale. Nel 2016 ha pubblicato la sua prima raccolta dal titolo Pop Toys con la Alter Ego edizioni.
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