Recensione di Marco Lambertini
Autore: Luca D’Andrea
Editore: Einaudi
Pagine: 464
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2016
Di solito di fronte ai “Casi editoriali” sono tendenzialmente scettico, anche se non aprioristicamente contrario.Inizialmente La sostanza del male non mi aveva convinto, poi ho deciso comunque di acquistarlo e dopo le prime 30 pagine ne ero già rapito.
Il 2016 sembra essere un anno speciale per i nuovi autori Italiani: Inverni, Zilahy e adesso D’Andrea, tre primi libri e tre centri perfetti.
La Sostanza del male si discosta abbastanza dagli altri due, soprattutto per l’ambientazione, nuova e sicuramente diversa ed inusuale.
La storia infatti si svolge quasi interamente in Alto Adige in un immaginario paese vicino al confine con l’Austria. Non è immaginario ma reale invece il vero protagonista del libro; La Gola del Bletterbach un sito dove le ere geologiche si sono in qualche modo sovrapposte e sono ancora presenti resti intatti di millenni.
All’interno delle gole si consuma oltre 30 anni fa un triplice crudele omicidio rimasto irrisolto e Jeremiah Salinger il personaggio protagonista del romanzo ben presto viene irretito da questa storia che diventa per lui una ossessione e che rischia di fargli perdere gli affetti più cari, la moglie Annelise e la figlioletta Clara.
Salinger, americano di origine tedesca, autore di documentari, torna con la moglie in Italia,nei luoghi dove lei è nata, per raccontare la storia dell’elisoccorso alpino.
In seguito ad un grave e tragico incidente, del quale Salinger si sente responsabile, il soggiorno si deve prolungare e durante la convalescenza viene a conoscenza degli omicidi del Bletterbach. Diventerà per lui una ossessione, così come lo è per Max il poliziotto del paesino, che all’epoca con il padre di Annelise Werner e altri due amici si era inoltrato nella gola alla ricerca dei tre giovani scomparsi durante una tempesta per poi ritrovarli orrendamente uccisi e mutilati.
Il libro mixa sapientemente aspetti ancestrali e di leggenda, tipici dei luoghi descritti a momenti di indagine classica e di thriller. Come ho detto però le pagine che mi hanno più colpito sono le descrizioni dei luoghi e anche delle usanze tipiche della montagna in generale ed in particolare dell’Alto Adige/SudTirol.
Il ritmo narrativo resta sempre molto teso anche nei momenti più di narrazione e i personaggi ben descritti lasciando spazio anche a figure minori che però poi avranno particolare importanza. Anche il classico colpo di scena finale non è scontato.
Anche la montagna e i piccoli paesi possono nascondere azioni tragiche e storie nerissime. Per me consigliatissimo.
Luca D’Andrea
è nato a Bolzano, dove vive, nel 1979. La sostanza del male è il suo primo thriller, ed è subito diventato un caso internazionale. Sarà pubblicato in trenta paesi, tra cui Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti.
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