La storia del giallo




La storia del giallo in 50 investigatori

Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Luca Crovi

Editore: Centauria

Genere: Opera di consultazione, saggio

Pagine: 152

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

 

 

Sinossi. Auguste Dupin, Sherlock Holmes, Padre Brown, Miss Marple, Poirot, il commissario Maigret, ma anche Kojak, il Santo, l’ispettore Derrick, Dick Tracy e Batman. In questo libro Luca Crovi ci presenta la sua speciale lista degli investigatori più infallibili del mondo del giallo, mostrandoci i personaggi che hanno influenzato più di ogni altro la narrativa poliziesca: dal fumetto alla letteratura, dal cinema alla televisione, 50 biografie dei più celebri indagatori di tutti i tempi, accompagnate dalle inedite e originalissime illustrazioni di Angelo Montanari e precedute da un saggio che ci racconta la nascita del genere giallo e le ragioni del suo successo planetario.

 

 

 

Recensione

La storia del giallo in 50 investigatori” di Luca Crovi è un agile manuale che racconta origini e sviluppo del genere, chiamato “giallo” in Italia in seguito al successo della collana di romanzi polizieschi della Mondadori pubblicati a partire dal 1929 che in questo 2019 ha perciò compiuto 90 anni.

Crovi è uno dei maggiori esperti di letteratura gialla in Italia, sia come critico che come autore e ha una grande esperienza nella divulgazione e nella diffusione del genere.

Il libro si articola in quattro sezioni: la prima “Chi è stato il primo?” parte dalle ipotesi sulla genesi del genere che alcuni fanno risalire alla Bibbia e si sviluppa facendo un’esauriente panoramica dei principali autori spaziando nel tempo e nella geografia, presentando tanti giallisti di vaglia nell’ambito della loro appartenenza ai diversi sottogeneri e della loro nazionalità.

Per molti Il romanzo giallo nasce a Parigi nel 1841, dopo l’ efferato omicidio di un’anziana signora e di sua figlia. Il caso, dopo le infruttuose indagini della polizia viene risolto dal geniale acume del signor Dupin vero archetipo dell’investigatore deduttivo che tanta fortuna avrà nell’epigono Sherlock Holmes.

Nel romanzo di Edgar Allan Poe (vero inventore della formula magica della “detection”) “Gli assassinii della via Morgue” Auguste Dupin risolve il mistero partendo da un ragionamento per cercare le prove che lo sostanzino. Dopo questo exploit Dupin è protagonista del perfetto racconto “La lettera rubata” in cui scopre il nascondiglio della lettera cercato invano da tanti segugi guardando nel posto più logico e perciò meno probabile. Alla fine del 1842 nel “Mistero di Maria Roget”, ispirato da un caso realmente accaduto Dupin risolve il mistero della scomparsa di una graziosa ragazza senza muoversi da casa e basandosi solo sugli articoli del giornale. In una nota aggiunta all’edizione in volume dei suoi “racconti” Poe ha annotato di “aver effettivamente risolto il caso reale” con notevole anticipo rispetto alla polizia anche se recenti studi hanno dimostrato che il caso non è mai stato chairito sino in fondo.

La seconda parte è dedicata al glossario dei termini tecnici ed è molto importante per districarsi tra i tanti nomi che possono confondere i lettori che hanno difficoltà a distinguere un noir da un thriller o un procedural da un hard boiled.

La terza sezione è la più breve ed è dedicata alle regole del giallo richiamando i tanti “comandamenti” che critici e scrittori hanno stilato per il genere giallo.
Il settore più corposo riguarda gli investigatori più famosi attraverso 50 ritratti che mettono in evidenza i loro caratteri e le loro abilità.

Il perno, il grande protagonista del romanzo giallo è sicuramente il detective, questo demiurgo che riesce a portare la luce dove sono le tenebre, il raziocinio dove regna la confusione totale, l’intelligenza dove ogni domanda resta senza risposta.

La capacità mitopoietica del giallo è infinita perché, come scrisse Mircea Eliade “I miti del romanzo poliziesco soddisfano le nostalgie segrete dell’uomo moderno che, sapendosi decaduto e limitato, sogna di rivelarsi un giorno un personaggio eccezionale, un eroe…” .

Nel detective si intravedono anche alcuni aspetti mitici che risalgono alle radici della civiltà in quanto evoluzione storica della figura del sacerdote che secondo Dumezil ha come aspetto fondamentale la conoscenza, la saggezza e la magia e incarna anche la figura archetipa del Ricercatore.

Questi detective presentati nel libro non sono solo quelli letterari ma compaiono anche investigatori dei fumetti come Dylan Dog, Dick Tracy e The Spirit, cinematografici come “Dirty” Harry Callaghan e televisivi come Colombo e Theodore Kojak.

La lista di questi investigatori è la più varia e copre la maggior parte dei sottogeneri in cui si dirama il giallo e presenta un buon assortimento tra personaggi antichi e moderni.
Anche se ogni lista del genere è per sua natura frutto di scelte e di considerazioni personali ritengo che un posto per Ellery Queen ci starebbe stato bene.

La storia del giallo” è un buon approccio per chi voglia conoscere i rudimenti del genere ma gli appassionati di gialli attendono da Luca Crovi un’enciclopedia esaustiva sul modello del “Dictionnaire des littératures policières” di Claude Mesplède di cui una famosa casa editrice aveva pubblicizzato la traduzione italiana che però non vide mai la luce.

 

 

 

Luca Crovi 


Critico rock e conduttore radiofonico, Luca Crovi si è laureato in Filosofia con specializzazione in Storia Antica presso l’Università Cattolica di Milano.
Dopo aver lavorato per le case editrici Camunia e Garzanti è diventato redattore presso la Sergio Bonelli Editore, dove dal 1993 si occupa della collana Almanacchi. Contemporaneamente ha svolto l’attività di critico musicale per “Italia Oggi”, “Il Giornale” e “Max”. Ha debuttato come autore con un racconto dal titolo Bietole al forno uscito nell’antologia Misteri (1992, Camunia), dopodichè si è dedicato allo studio delle origini e degli sviluppi della narrativa poliziesca in Italia pubblicando prima il saggio Delitti di carta nostra. Una storia del giallo italiano (2000, Edizioni Puntozero) e poi l’antologia del brivido L’assassino è il chitarrista, curata assieme il musicista Franz Campi (2001, Edizioni Puntozero). Per Marsilio ha realizzato la monografia Tutti i colori del giallo (2002), libro che si è poi trasformato nel 2003 nella omonima fortunata trasmissione radiofonica di Radiodue insignita nel 2005 del prestigioso Premio Flaiano. Ha pubblicato con Stefano Priarone i saggi Mr. Fantasy. Il mondo segreto di J.R.R. Tolkien (2003, Passigli) e Stephen King. L’Uomo Vestito di Incubi (2004, Aliberti) mentre con Seba Pezzani ha siglato il “rock thriller in salsa olandese” Tuttifrutti (2004, Passigli). Nel corso di ricerche d’archivio, ha ritrovato Il paese senza cielo di Giorgio Scerbanenco, e ne ha curato la riedizione per Aliberti Editore nel 2003, così come assieme allo studioso Claudio Gallo si è occupato del rilancio editoriale di un feuilleton nero come I ladri di cadaveri di Jarro (2003, Aliberti). Ha scritto racconti noir per le antologie La minestra sul cortile (2006, Coniglio), Anime nere (2007, Mondadori) e Uccidere per sport (2008, Todaro) e siglato sceneggiature a fumetti per i volumi I vizi di Pinketts (2003, Edizioni Bd), Arrivederci, amore (2005, Vents D’Ouest), Laggiù nel profondo (2007, Edizioni Bd), e Fantômas – Le nuove avventure (2006, Edizioni BD), misurandosi per l’occasione con personaggi nati dalla fantasia di Andrea G. Pinketts, Massimo Carlotto, Joe R. Lansdale e Marcel Allain e Pierre Souvestre e lavorando con disegnatori come Maurizio Rosenzweig, Andrea Mutti e Angelo Busacchini. Nel 2013 pubblica (per Garzanti) Noir. Istruzioni per l’uso, mentre nel 2018 esce per Rizzoli il giallo di ambientazione milanese L’ombra del campione.

 

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