Recensione di Costantino Giordano
Autore: Salvatore Stefanelli
Editore: Delos Digital
Genere: Giallo
Pagine: 77
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. La vita per un poliziotto è sempre difficile, ma a Napoli lo è molto di più, specialmente se sei un poliziotto che ha fiuto e che dà retta troppo spesso al proprio istinto. Antonio Negri è così, forse perché le sue origini e le sue amicizie sono dalla parte sbagliata di quella città. Forse perché quella testa mozzata sarà un incubo per tutta la sua vita.
Recensione
“C’era qualcosa di strano alla base tra l’indice e il medio. Tatuata in un nero invecchiato da tempo, notò la testa mozzata e sanguinante di un cavallo. Restò rapito da quel simbolo con un senso di dèjà-vu inspiegabile”.
Appassionante, intrigante e incredibilmente coinvolgente!
“La testa mozzata” è un breve racconto, lo si potrebbe paragonare ad una puntata di una meravigliosa serie tv! Cattura l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine e che, come ogni puntata che si rispetti, chiude un capitolo per lasciarne in sospeso tanti altri.
L’avventura che vedrà coinvolto il protagonista Antonio Negri spazia dalla sfera privata e sentimentale fino alla criminalità organizzata in una escalation finale fatta di rivelazioni e scoperte tali da lasciare spiazzato il lettore e con molte domande alle quali, almeno in questo racconto, non sarà possibile rispondere.
La narrazione è chiara e diretta e il lettore vive in prima persona, a volte da spettatore invadente, le inquietudini di Negri e le ansie che non lo fanno dormire la notte. Si crea, nonostante la brevità del romanzo e dell’episodio, una vera e propria empatia tra il lettore e il personaggio principale, tanto che alla fine del libro si ha voglia subito di leggere una nuova avventura del commissario Negri.
Il racconto è ambientato in una Napoli bella e malinconica, una città che spesso non riesce a trovare una serenità ed un equilibrio proprio come i suoi abitanti; eppure, in questo mix di bellezza e malinconia si riesce a respirare la magia che solo una città come Napoli sa dare e così il lettore viene ammaliato dai vicoli della città antica, dalle stradine che pullulano di ragazzini che rincorrono un pallone e dall’odore del caffè di Annarella rendendo la lettura piacevole e incredibilmente realistica.
Un racconto bello e avvincente che terrà il lettore con il fiato sospeso fino alla fine, fino a quel sospiro di sollievo tanto agognato sin dal principio. Ma sarà veramente un lieto fine? A quali compromessi bisogna scendere per averlo?
Forse alla fine della lettura scopriremo che:
“le colpe non sono mai distanti dal peccatore e che i volti delle ombre possono anche fare paura, ma non sempre sono cattive, però alcune hanno lame molto affilate”.
Salvatore Stefanelli
nasce a Napoli nel ’63. Partecipa al suo primo contest letterario nel 2010, con il racconto horror La falce, pubblicato in 365 Racconti horror per un anno, Delos Books Ed. Ha all’attivo oltre ottanta pubblicazioni in antologie di editori diversi, con racconti e/o poesie. Vince il 30° Premio WMI (Delos Books, 2013). Nel 2014 arriva primo al concorso di poesia indetto da Stanza di Erato. Nero Press Editore nel 2015 ha pubblicato l’ebook L’origine della notte, un racconto gotico, e nel 2016 l’horror Apollinare Neiviller’s story, note rosso sangue. Delos Digital ha pubblicato nel 2016 la silloge poetica DanzaTore, verso la luna e nel 2017 il racconto thriller La belva del mare. Nel 2018 proseguono le avventure di Apollinare con il nuovo racconto Innocenti spiriti; la terza storia uscirà nel 2020.
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