La testimone del fuoco




Recensione di

Loredana Cescutti e Sabrina De Bastiani


Autore: Lars kepler

Editore: Longanesi

Traduzione: Carmen Giorgetti Cima

Serie: Joona Linna #3

Genere: Thriller

Pagine: 586 p., R

Anno di pubblicazione: 2012

 

 

 

 

 

Sinossi. Flora ha visto tutto, ma nessuno le crede. La ragazza è morta, qualcuno l’ha uccisa. Aveva solo quattordici anni, si chiamava Miranda ed è stata ritrovata nella sua camera a Birgittagarden, la casa di recupero per ragazze in difficoltà a Sundsvall, a nord di Stoccolma. Le pareti sono schizzate di sangue, le lenzuola ne sono intrise. Nessuna delle altre ragazze sa che cosa sia successo, ma una di loro è fuggita nella notte. Flora non sa chi indagherà sull’omicidio, non sa che l’ispettore Joona Linna sta per ispezionare la peggiore e più indecifrabile scena del crimine della sua carriera, non sa che solo Joona può sperare di scovare qualche indizio. Flora sa soltanto di aver visto la ragazza. Sa di aver visto l’arma del crimine che nessuno riesce a trovare. Sa che cosa è successo. Ma la polizia non le crede, per una semplice ragione. Al momento dell’omicidio, Flora era a centinaia di chilometri di distanza. Eppure Flora è certa di aver ragione. Lei ha visto. Perché lei è una medium.

 

Recensione

Fino ad ora abbiamo letto due libri che parlano di te e abbiamo capito che ti porti addosso un peso e, che hai qualcosa che non ti permette di vivere serenamente ma non ne parli mai. Davanti a noi c’è un bel ragazzone finlandese dall’ego smisurato e dall’intuito infallibile, che riesce a vedere la luce laddove altri non percepiscono nulla se non il buio. Fai battute, rischi la vita senza esitare, ma quando parlano di te e cercano di capire cosa ti tormenta, ti adombri e i tuoi occhi diventano degli specchi che non riflettono nulla, se non il freddo e il vuoto più assoluto. Dunque, alla luce di ciò ti chiediamo:

Ma cosa ci stai nascondendo Joona?

Cosa ti impedisce di lasciarti andare e vivere veramente?

Queste sono state le prime cose a cui abbiamo pensato su questo terzo libro di Kepler, che lasciateci dire parte con il botto e questo possiamo affermarlo dopo aver letto i primi 12 capitoli.

Durante questa lettura condivisa nata per caso, ma intrapresa perché accomunata dalla stessa passione per questo personaggio, fra uno scambio di impressioni e l’altro il nostro cervello ha iniziato a girare a mille e già nelle prime pagine una miriade di input frammentati ci sono arrivati addosso provocandoci un senso di disagio incredibile.

Siamo state da subito pervase da un fastidio indescrivibile per le tante briciole di pane gettate riguardanti il bel commissario e che, iniziavano a metterci ancora più in confusione di quanto ci saremmo aspettate, anche ripensando ai due libri letti in precedenza (L’ipnotista e L’esecutore).

Partiamo con ordine e cioè con quello che sarà sicuramente un altro caso molto difficile per Joona Linna, dal momento che sarà sì incaricato di seguire il caso poiché molto complesso, ma potrà farlo solo in veste di osservatore, essendo ancora sotto inchiesta per fatti occorsi la precedente estate, durante un’indagine per un altro crimine.

Questo comporterà minore collaborazione della polizia locale e minore libertà di movimento per lui, anche se tutti sanno che se ci fosse solo una minima possibilità di scovare il colpevole, l’unico ad esserne in grado sarebbe proprio Joona Linna.

Poiché i guai non arrivano mai da soli, al grave crimine oggetto di indagine, nelle ore successive di aggiunge il rapimento di un bambino.

Un fatto a stante? O qualcosa di collegato a tutto il resto?

La situazione appare da subito molto strana, ma forse individuare il colpevole potrebbe non essere così difficile… se ci si fermasse alle apparenze.

I delitti sono stati commessi in una casa per ragazze multiproblematiche dal passato fatto di droga, violenze e soprusi e quindi, molto probabilmente il colpevole potrebbe trovarsi fra una di loro. Poiché Joona però non utilizza questo metodo d’indagine e invece, segue un suo sistema di rilevamento e analisi delle scene, un’immedesimazione nelle situazioni che lo aiutano a vedere cose che per altri non ci sono, comincia a farsi un quadro del tutto diverso e che potrebbe essere quello giusto. Forse.

La chiamata di una Medium, Flora, pur dando l’impressione di essere una ciarlatana in cerca di soldi e notorietà, ribalta le carte in tavola.

Il commissario si ritroverà ad essere combattuto e arrabbiato contemporaneamente poiché Flora darà l’impressione di sapere veramente qualcosa, ma le false tracce da lei indicate in modo ambiguo ad ogni incontro, faranno sì che lui non riesca ad avere una panoramica più ampia della situazione.

Nonostante la faccenda sia ingarbugliata alla fine Joona Linna riuscirà comunque a fare luce su questa situazione dai risvolti sconvolgenti.

Un coltello ha due facce, ma un solo taglio.

Nelle ultime pagine il dolore umano e personale di Joona si fa fiume in piena e travolge il lettore. Nel momento in cui si svela cosa è accaduto 12 anni prima e perché,  il legame tra lettore e personaggio si fa quasi cordone ombelicale, tanto è dirompente il miscuglio di emozioni che vengono riversate addosso attraverso le pagine, lasciando un senso di impotenza, di davvero rara intensità, in quello che è un romanzo denso ma mai pesante, ricco di contenuti e inplicazioni ma sempre scorrevole e privo di lentezze.

La coppia di Autori, i Lars Kepler, questa volta hanno davvero abbassato la maschera al loro protagonista, lasciando filtrare quello che è il suo mondo interiore e permettendo al lettore di comprendere il peso del fardello, prima di ora inimmaginabile, che Joona Linna si porta addosso e che li fa scegliere la solitudine piuttosto che la vicinanza di qualcuno.

Ma forse qualcosa in lui sta cambiando…. a presto Joona Linna. A presto.

 

 

Lars Kepler


Lars Kepler: Lars Kepler è lo pseudonimo di Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril (Helsingborg, 1966), coppia di scrittori svedesi che hanno deciso di unire il loro talento di autori in un genere diverso dal proprio. Proprio per mantenere la separazione tra la loro nuova avventura e le rispettive carriere, utilizzarono lo pseudonimo Lars Kepler per firmare, nel 2010, il loro esordio: “L’ipnotista”, un best seller che in Italia vende oltre 200.000 copie, superando la trilogia di Larsson. Da allora, con cadenza quasi annuale, i coniugi Ahndoril pubblicano diversi capitoli della serie con protagonista il commissario Joona Linna.

 

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