La vita perfetta




Recensione di Giusy Ranzini

Autore: Renée Knight

Editore: Piemme

Pagine: 283

Genere: Thriller

Anno Pubblicazione: 2016

 

 

 

 

 

 

Catherine Ravenscroft non sa cosa sia il sonno. Da quando in casa sua è comparso quel libro, l’edizione scalcagnata di un romanzo intitolato “Un perfetto sconosciuto”, non riesce più a fare sonni tranquilli, né a vivere la vita di ogni giorno, la sua vita di film-maker di successo, con la sua bella famiglia composta da un marito innamorato e un figlio ormai grande.
Non ci riesce perché quel libro – anche se Catherine non sa chi l’abbia scritto, o come possa essere finito nella nuova casa dove lei e il marito hanno appena traslocato – racconta qualcosa che la riguarda molto da vicino. Qualcosa che soltanto lei sa, e che ha nascosto a tutti, anche a suo marito. Chi è l’autore di quel libro, e come fa a conoscere Catherine e a sapere cosa ha fatto un giorno di tanti anni fa, durante una vacanza in Spagna? E che cosa vuole adesso da lei? Catherine dovrà fare i conti con la paura e con la verità.

“Catherine non ricorda di aver mai provato una paura tanto forte. Aveva dimenticato come ci si sentisse. È una donna di mezz’età, un’età in cui l’idea della morte timidamente si avvicina, ma lei è sempre riuscita a guardare avanti con serenità, scacciando gli aculei aguzzi della paura che potevano rallentare il suo cammino. Solo che adesso è finita tra le sue grinfie”.

Catherine Ravescroft, è una dei due protagonisti della storia.
Catherine conduce un’esistenza come tante: è una donna di successo, una documentarista apprezzata a livello internazionale, con un marito avvocato e un figlio venticinquenne alla ricerca di un percorso per affermarsi nella vita. Questa è la Catherine che tutti conoscono, ma dentro di lei, si cela un’altra Catherine che, se dovesse venire alla luce, rischierebbe di distruggere tutto.

In parallelo alla sua storia, compare quella del secondo protagonista del romanzo, Stephen Brigstocke. Stephen è un insegnante in pensione, un uomo solo e deluso dalla vita che gli ha portato via gli affetti più cari, prima l’adorato figlio Jonathan e in seguito la moglie Nancy.

Il racconto è narrato alternando i due punti di vista; Catherine racconta in terza persona e Stephen in prima persona, Questo schema narrativo, consente al lettore di partecipare alla vicenda da due diverse angolazioni, una opposta all’altra.

La vicenda parte con una leggera inquietudine di fondo che si trasformerà, di pagina in pagina,in angoscia.
Il passato verrá svelato attraverso l’ avvicendarsi di flashback che diventeranno le tessere di un mosaico che il lettore dovrà comporre per arrivare alla soluzione finale.

La vita perfetta non lo definirei un romanzo d’azione, ma un romanzo basato soprattutto sulla caratterizzazione psicologica dei personaggi e sull’introspezione.

Il ritmo narrativo è serrato, grazie all’abilità dell’autrice nel catturare, fin dalle prime pagine, l’attenzione del lettore che sarà letteralmente travolto dalle vicende dei protagonisti.

Un thriller che vi coinvolgerà dalla prima all’ultima pagina, perché nulla è perfetto come sembra e tutto non è come appare.

 

 

Renée Knight


Inglese, ha lavorato a lungo come documentarista per la BBC, prima di dedicarsi alla scrittura. La vita perfetta è il suo primo romanzo.

 

 

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