Recensione di Marina Brognoli
Autore: Fabio Mundadori
Editore: Damster
Pagine: 390
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2016
“L’altra metà della notte. Bologna non uccide” è un thriller avvincente, nato dalla penna di Fabio Mundadori, scrittore molto abile ed apprezzato.
Il ricordo di un fatto storico, realmente accaduto diventa genesi di tutto.
2 agosto 1980: l’attentato terroristico che portò distruzione e morte all’interno della stazione centrale di Bologna diviene infatti motivo di avvio per una narrazione dedicata non a chi in quella circostanza perse la vita, ma a tutti coloro che, solo apparentemente, da quella vicenda ne uscirono illesi.
Solitamente, infatti, le ferite fisiche guariscono, mentre quelle dell’animo umano rimangono.
Tra costoro, spicca in primis, il protagonista: il commissario Cesare Naldi, il quale, tra morti sospette e segreti, si destreggia alla ricerca della verità e di quel filo conduttore che lega i destini dei sopravvissuti.
“I piedi di un uomo sono responsabili per lui. Essi lo portano nel luogo dove egli è atteso”
Questa una delle grandi verità che l’autore sviluppa man mano che si procede nella storia.
Una narrazione creata ad arte, in cui i momenti di suspense e tensione emotiva, abbinati ad un linguaggio preciso, puntuale, e soprattutto moderno e veloce, fanno sentire il lettore parte attiva della vicenda e lo tengono ad essa “incollato” fino all’ultima pagina.
Un thriller … da non perdere; troppo appassionante per non avere un seguito!
Fabio Mundadori
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