L’altro




Recensione di Anna Sonatore


Autore: Daniele Fulvi

Editore: Scatole Parlanti

Genere: Narrativa Italiana

Pagine: 142

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

 

Sinossi. L’esistenza di Damocle è segnata sin dall’infanzia dalla presenza dell’Altro: il suo riflesso nello specchio, pur essendo del tutto identico a lui, sembra vivere di vita propria in un mondo parallelo. Negli anni diventerà una presenza così ingombrante da compromettere i rapporti del giovane con i genitori, la relazione d’amore con Dalia e l’amicizia con Teofilo. L’Altro, dallo sguardo cinico e inquietante, è un modello irraggiungibile di bravura e fascino. Dopo aver scelto di vivere lontano da casa e lavorare in un cimitero come guardiano, Damocle raggiungerà un punto di non ritorno nell’immane tentativo di spezzare tutte le catene che gli impediscono di essere pienamente se stesso, in un finale surreale e coinvolgente.

 

 

Recensione

L’altro di Daniele Fulvi è un libro che vi metterà alla prova, un libro che non farà nulla per mettervi a vostro agio. Il lettore diventa spettatore di uno spettacolo che vorrebbe solo lasciarsi alle spalle.

Damocle è un bambino come tanti, curioso di conoscere il mondo, ansioso di farne parte. Come si aprono le porte?

E le finestre?

Quale strana magia si cela dietro ai gesti degli adulti?

Daniele Fulvi ci fa tornare bambini, quando tutto ci era sconosciuto, quanto tutto era un mistero. Ma chi è l’altro bambino che lo fissa incuriosito?

Uno specchio, la scoperta del proprio riflesso, ma l’altro è davvero solo il suo riflesso?

Quanto può essere insidiosa la mente umana?

L’autore usa lo specchio senza mai cadere nel banale. Un oggetto che è da sempre simbolo di verità, vanità ma anche di inganno. In alcuni casi si rivela un vero e proprio alteratore della realtà. Damocle crescerà confrontandosi con il suo riflesso, crescerà sentendosi perennemente fuori posto, a disagio con sé stesso e con gli altri.

Il suo riflesso, infatti, è una proiezione del suo subconscio e non solo. Nell’Altro Damocle proietta, tra le tante cose, una perfezione che non gli appartiene, nell’Altro vede un essere affascinante e irresistibile. Ma non è solo l’Altro a condizionare la vita di Damocle…

Un padre rigido che ha piani ben precisi per il suo futuro, senza lasciargli nessuna possibilità di scelta. Una madre amorevole ma succube di un marito autoritario. Da lui pretendono totale obbedienza, un futuro nell’esercito come suo padre ma Damocle ama la musica e vorrebbe fare della sua passione la sua vita.

Daniele Fulvi con grande maestria ci dona un romanzo dal forte impatto psicologico. Ogni personaggio è così ben strutturato che con l’avanzare delle pagine sembra di essere intrappolati in una maestosa ragnatela. Imprigionati da meccanismi mentali dove sembra non ci sia via d’uscita ed è proprio questo il punto di forza dei personaggi; la forte pressione psicologica che ognuno di loro vive e che ci viene trasmessa di riflesso.

Il tempo passa e Damocle è ben presto un uomo. Raggiunta la maggiore età si ritroverà a vivere da solo cercando di realizzare sé stesso. Un piccolo appartamento, nulla di confortevole ma all’interno c’è un grosso specchio… questo è il segno che per lui non serve più cercare. Questa è casa sua.

Non ci sarà più suo padre a sminuirlo, non ci sarà più sua madre che gli impone il suo amore, cercando di condizionarlo nelle scelte. È finalmente libero di essere quello che desidera. L’Altro è onnipresente, una figura che ha vita propria ma che non comunica mai con le parole. Sguardi torvi, irrisori, di superiorità. Lontano da casa, libero, indipendente ma schiavo comunque di sé stesso.

Daniele Fulvi ci illustra cosa accade nella mente umana quando l’autostima è pari a zero. Quanto sia importante l’approvazione della famiglia, il sostegno morale. Ci sono mancanze ed errori che segnano profondamente l’animo umano, creando crepe irreparabili; l’autore con una scrittura fluida e semplice ci accompagnerà nelle profondità più oscure della mente umana. Una lettura che segna, disturba e che fa pensare.

Leggere L’Altro è stata davvero un’esperienza straordinariamente unica che vi consiglio di fare, sperando di poter leggere presto un nuovo romanzo di questo giovane autore che a mio parere non poteva debuttare in modo migliore!

Buona lettura.

 

 

 

 

Daniele Fulvi


è nato a L’Aquila nel 1988. È filosofo, scrittore e articolista. Ha studiato a L’Aquila e a Firenze, per poi conseguire il dottorato alla Western Sydney University. Attualmente collabora con “The Vision”, trattando temi di cultura e politica, e con il settimanale australiano “Green Left Weekly”, dove scrive di politica italiana ed europea. L’Altro è il suo primo romanzo.

 

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