L’arte del fallimento




Recensione di Maria Sole Bramanti

Autore: Andrea Fazioli

Editore Guanda

Pagine 247

Genere: thriller

Anno di pubblicazione: 2016
 

 

 

 

 

 


Un’ambientazione originale, personaggi semplici e simpatici; un giallo molto interessante, con quel pizzico di azione che non guasta.

Ci troviamo nelle atmosfere ovattate del Canton Ticino, in una Svizzera che si divide tra gli ambienti “bene” delle riviere di Locarno e Lugano e i paesaggi montani e boscosi, fatti per riflettere e per staccare da tutto; un luogo in cui si passa all’improvviso dallo “scenario di un film noir a quello di una pubblicità in prima serata”.

Ed è proprio tra queste atmosfere, con lo sfondo malinconico della musica jazz, che si muove Elia Contini: un investigatore “d’altri tempi”, di quelli che si occupano di coppie scoppiate e animali smarriti; va in giro inosservato, con il suo cappello a tesa larga, senza una pistola, senza fronzoli.

Non parlategli di GPS, cimici, internet: la sua unica concessione al “progresso tecnologico” è una segreteria telefonica….
Contini lavora con gli occhi e con il ragionamento: che si tratti di trovare un Boa constrictor o un assassino, Elia ha bisogno solo di parlare con le persone, di vederne le espressioni, di ascoltarne le incertezze.
In questa sua nuova avventura si ritrova implicato in una storia forse al di là della sua portata: un omicida seriale che, dopo aver sparato alle sue vittime, smonta i mobili delle loro case.

Il “killer del trasloco”, lo chiamano, ma sotto c’è molto di più della cruda freddezza di un assassino.
Nel corso delle indagini, incontriamo una serie di personaggi molto godibili, ognuno con le proprie incertezze, frustrazioni, con i propri desideri mai sopiti; e conosciamo meglio gli abitanti di questa Svizzera che sembra un luogo fatato, quasi irreale, ma che si rivelerà del tutto simile al resto del mondo: anche qui ci sono ditte che falliscono e uomini che non sanno che strada prendere, anche qui si finisce sulle prime pagine dei giornali, nonostante l’insofferenza “al clamore, alla celebrità esibita, ad ogni forma di ostentazione”.

L’originalità di questo interessante autore sta proprio nella semplicità dei personaggi e degli ambienti: tutto ruota attorno alla procedura di fallimento di un mobilificio, e l’aspetto geniale è proprio questo: portare allo scoperto i sentimenti di persone normali (mobilieri, impiegati, falegnami) e il modo in cui questi sentimenti, nella loro genuinità, possano determinare reazioni inattese e drastiche, perché perdere non è facile, “perdere e rimanere.
Avere il coraggio di rimanere…”.

 

Andrea Fazioli


Andrea Fazioli vive a Bellinzona nella Svizzera italiana. Per l’editore Guanda ha pubblicato i romanzi “Gli Svizzeri muoiono felici” (settembre 2018), “L’arte del fallimento” (2016, premio La Fenice Europa, premio Anfiteatro d’Argento), “Il giudice e la rondine” (2014), “Uno splendido inganno” (2013), “La sparizione” (2010, premio La Fenice Europa), “Come rapinare una banca svizzera” (2009), “L’uomo senza casa” (2008, premio Stresa, premio Selezione Comisso). Per l’editore Casagrande ha pubblicato la raccolta di racconti “Succede sempre qualcosa” (2018). Per l’editore Dadò il suo primo romanzo “Chi muore si rivede” (2005). Per le edizioni San Paolo il romanzo “La beata analfabeta” (2016). In edizione tascabile, alcuni suoi romanzi sono offerti dall’editore TEA. Le sue opere sono tradotte in varie lingue. Per esempio, l’editore germanico BTB Verlag (Randomhouse) ha pubblicato nel 2009 “Am Grund des Sees” (L’uomo senza casa), nel 2011 “Die letzte Nacht” (Come rapinare una banca svizzera) e nel 2012 “Das Verschwinden” (La sparizione); in francese le edizioni Plaisir du Lire hanno pubblicato nel 2014 “Vengeance d’orfèvre” (Chi muore si rivede); in russo nel 2013 per le edizioni Текст è apparso “Как ограбить швейцарский банк” (Come rapinare una banca svizzera). Suoi racconti sono usciti in numerose antologie, giornali e riviste di vari paesi. Nel 2015 ha scritto l’opera teatrale “Teoria e pratica della rapina in banca”, per la regia di Miguel Angel Cienfuegos, messa in scena dalla Compagnia Teatro Paravento. Nel 2013 ha sceneggiato insieme a Marco Pagani la web serie “Notte noir”, diretta da Fabio Pellegrinelli, prodotta nel 2014 dalla casa di produzione REC e vincitrice di numerosi premi, fra cui il Roma Web Fest 2015 e l’Efebo d’Oro di Palermo. Nel 2017 il presidente della Repubblica italiana gli ha conferito, per la sua opera letteraria, l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia.
 Ai suoi esordi, nel 1998, ha vinto il Premio internazionale Chiara giovani. Negli ultimi anni ha avuto l’occasione di tenere conferenze sulla lettura, sulla scrittura e sulla genesi dei suoi testi in vari paesi europei ed extraeuropei. Nel 2004 si è laureato in Lingua e letteratura italiana e francese all’Università di Zurigo. La sua tesi su Mario Luzi, in particolare sull’opera poetica “Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini”, ha ricevuto il premio Pro Ticino 2005. Ha presentato laboratori di scrittura creativa in diversi ambiti pubblici, privati e universitari; inoltre ha fondato il laboratorio Scuola Yanez, che opera in Italia e in Svizzera. È docente di scrittura creativa per la scuola Flannery O’ Connor di Milano. Ha lavorato come giornalista per la carta stampata, come giornalista e presentatore per la radio e per la tivù; è stato assistente di letteratura francese all’università e insegnante di italiano alle scuole medie e al liceo.

 

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