Lavoro sporco




Lavoro sporco – Mucho Mojo Club

Recensione di Manuela Baldi


Autori: Jeffery Deaver, John Harvey, Doug Johnstone, Danny Gardner, Adam Howe, Anthony Neil Smith, Jedidiah Ayres e Willie Meikle

Traduzione: S. Pezzani, C. Spiga, F. Masullo, A. Brunetti, M. Ferrario

Editore: CasaSirio – Riottosi

Genere: giallo – thriller – horror

Pagine: 192

Anno di pubblicazione: 2018

 

 

 

 

 

 

Sinossi. Tuo padre è stato il più grosso criminale di Chicago. Ora però è a San Quintino e ha deciso di collaborare. I suoi vecchi soci sono nei guai. Vogliono vendetta. E fuori dal carcere siete rimasti solo tu e tuo fratello. Un serial killer si muove a Milano. Ha già ucciso quattro volte e non ha lasciato tracce. La polizia brancola nel buio. La quinta gola sta per essere tagliata. Qualcuno devo fermarlo. Sì, come? Poi papponi con l’Alzheimer, pugili di frontiera in un’America ancora da farsi, becchini con qualche segreto di troppo e feste infernali da cui è impossibile sfuggire. Otto maestri della crime fiction spalancano le porte della loro scrittura e celebrano il Mojo che si affaccia in ognuno di noi.

 

 

Recensione

Dopo il successo della prima, è uscita la seconda antologia di racconti.

Questo volume inizia con la dedica a Tecla Dozio e Sergio Altieri.

I racconti sono 8 partendo da “Gallina vecchia” di Anthony Neil Smith, a seguire William Meikle con “Frankie, Dracula e il lupo mannaro”, Danny Gardner con “Juniper”, John Harvey con “Asylum”, Doug Johnstone con “Moby Dickheads”, Jedidiah Ayres con “Non si butta via niente”, Jeffery Deaver con “La donna del mistero”, per concludere con Adam Howe “Kid Cooper e l’uomo-scimmia di Blackwood”.

Sono racconti diversi fra loro per ambientazione, trama, scrittura e ritmo.

Città di provincia, il racconto di Jeffrey Deaver, il più conosciuto degli autori, ambientato a Milano. Molto trash e pulp, non mancano i momenti comici, i temi sociali, il turpiloquio.

Varia umanità, dolente e cupa, che ben si presterebbe ad essere protagonista in un film di Quentin Tarantino.

Ottimi traduttori al lavoro, il ritmo delle letture si mantiene sempre alto.

Nella migliore tradizione del “mojo”.

Consigliato a chi ama storie “forti”.

 

 

 

 

Gli autori


Jeffery Deaver, ex giornalista ed ex avvocato è il più conosciuto e tradotto. Scrittore di romanzi thriller, ha vinto per tre volte l’Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year; ha vinto, inoltre, il British Thumping Good Read Award ed è stato più volte finalista all’Edgar Award. Il suo primo horror “Voodoo” è del 1988. “ Il collezionista di ossa” del 2002 è la prima indagine di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, nel 2018, ha pubblicato “Il taglio di Dio”, la nuova indagine di Lincoln Rhyme.

 

John Harvey, scrittore inglese autore di romanzi gialli, vincitore del Premio Cartier Diamond Dagger nel 2007. Ha ottenuto notorietà internazionale per il ciclo di romanzi dedicati all’ispettore Charlie Resnick. Ha pubblicato oltre novanta romanzi, non solo polizieschi ma anche western, fantascienza e spionaggio e per ragazzi. Ha usato vari pseudonimi.

 

Doug Johnstone, scrittore, musicista e giornalista scozzese, fisico teorico, fè uno dei fondatori della nazionale scozzese di calcio degli scrittori. I suoi libri tradotti in italiano sono “ L’ultima volta e “Colpisci e scappa”

 

Danny Gardner, autore americano ha lavorato come attore, regista e sceneggiatore, i suoi libri non sono stati ancora tradotti in italiano

 

Adam Howe, scrittore britannico di fiction e sceneggiature, vive a Londra non è ancora stato tradotto in italiano.

 

Anthony Neil Smith, scrittore statunitense di gialli e crime fiction. È co-creatore del giornale online “Plots with Guns”. Non è stato ancora tradotto in italiano.

 

Jedidiah Ayres, scrittore statunitense, il nome è probabilmente uno pseudonimo. Non ha opere tradotte in italiano.

 

Willie Meikle è uno scrittore scozzese, ora residente in Canada, ha pubblicato oltre trenta romanzi ma nulla è stato tradotto in italiano.