Recensione di Francesca Marchesani
Autore: Françoise Bourdin
Editore: Baldini e Castoldi
Traduzione: Raffaella Patriarca
Genere: Narrativa
Pagine: 330
Pubblicazione: Febbraio 2020
Sinossi. Proveniente da un’ex famiglia di proprietari terrieri delle Landes, Ariane Nogaro, vedova e senza figli, decide di mettere ordine nei suoi affari e di redigere il suo testamento. Il bene più importante che possiede è una grande casa nascosta tra la pineta e l’oceano, la culla della sua famiglia. Ma Ariane non ha più contatti né col fratello maggiore, insegnante in pensione, né con la cognata, poiché non apprezzano il suo carattere originale, tanto meno il suo stile di vita. Solo con Anne, una delle sue nipoti, ha un legame affettuoso e complice. Sposata con un veterinario e madre di un ragazzino di dodici anni, Anne conduce una vita tranquilla, dividendosi tra il suo lavoro di commercialista e le visite settimanali alla zia. Ma quando Ariane muore improvvisamente tutto cambia: è Anne a ereditare i suoi beni, tra cui la grande casa dei Nogaro. L’apertura del testamento fa riemergere vecchie gelosie e nascere rancori sconvolgendo l’unità famigliare finora preservata, mettendo Anne di fronte a una scelta: che fare di quella villa che racchiude tanti ricordi? Venderla? Oppure andare a viverci, come lei vorrebbe fare nonostante il marito si opponga categoricamente? È giusto che Anne metta il suo matrimonio in pericolo e litighi con la sua famiglia per colpa di un’eredità?
Recensione
Nonostante questo sia un anno strano, sta comunque arrivando l’estate. E quindi, come non immergersi in questa storia fino al collo?
La protagonista di questa storia è Anne, una trentaseienne con una vita ordinaria e tranquilla. Il suo matrimonio va a gonfie vele, in confronto a come se la passano i suoi tre fratelli si sente quasi privilegiata.
Ed è una grande sorpresa per lei quando l’eredità di zia Ariane le capita fra capo e collo. Una grande villa a tre chilometri dall’oceano e immersa nella pineta. Nonostante sia da ristrutturare e mettere a posto è comunque un gran sogno. La casa ideale, soprattutto in vista delle vacanze estive. Paul, suo marito non è d’accordo e si oppone. Anne scoprirà così che in realtà l’equilibrio su cui aveva costruito tutta la sua famiglia è fin troppo fragile.
Era sicuramente felice ma si stava accontentando, non stava mai dicendo né sì né no, semplicemente si faceva travolgere dagli eventi. Ora ha invece la possibilità di fare come vuole lei. La famiglia è indignata.
Perché è lei l’unica erede?
Perché tutti vogliono una fetta della torta della zia quando in realtà non gliene fregava niente neanche di farle compagnia o farle una chiamata ogni tanto?
Ora tutti dicono ad Anne cosa deve fare, cosa deve pensare e come comportarsi.
Nessuno che le chieda cosa invece voglia lei, come si senta lei. I suoi familiari un minuto prima dicono che deve liberarsi di quella catapecchia, il minuto dopo lei diventa la ricca ereditiera che deve farsi in quattro e pensare anche agli altri.
Eppure, questa casa della discordia è l’unico posto in cui Anne riesce a sentirsi finalmente libera e felice.
E la storia che c’è dietro e dentro la rende ancora più irresistibile.
Riuscirà a rimettere le cose a posto?
Françoise Bourdin
Nata a Parigi nel 1952 figlia di due cantanti dell’opera. Fin da bambina ha mostrato interessi nella scrittura.Inizia a scrivere il suo primo romanzo a vent’anni poi decide di lasciar perdere e accudire i figli. Tornerà poi a dedicarsi alla scrittura all’età di quarant’anni. Ha venduto più di quaranta libri per un totale di otto milioni di copie.
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