Recensione di Marina Morassut
Autore: Keigo Higashino
Editore: Giunti
Traduzione: Silvia Rota Sperti
Genere: Giallo
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2015
Sinossi. Yoshitaka, sul punto di lasciare la sua bellissima moglie che non può avere figli e di abbandonarsi tra le braccia dell’amante, viene avvelenato con un caffè all’arsenico e muore. Tutti i sospetti ricadono naturalmente sull’incantevole moglie Ayane, che però ha un alibi di ferro: al momento dell’omicidio, infatti, si trovava a centinaia di chilometri di distanza. Il detective di Tokyo Kusanagi, incaricato del caso, subisce immediatamente il fascino raffinato e travolgente di Ayane e si rifiuta di credere che possa essere implicata nel delitto. La sua assistente invece è convinta del contrario e così chiede l’aiuto del geniale professor Manabu Yukawa, alias Detective Galileo. Ma persino la mente brillante del professor Yukawa fatica a mettere insieme i pezzi e a far luce sui torbidi e letali segreti della coppia.
Recensione
Sin dalle primissime righe del romanzo, mastro Keigo Higashino mette a parte i lettori di qualcosa che naturalmente nasconde ai protagonisti del suo romanzo:
“ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Per questo le tue parole mi hanno pugnalata al cuore. E per questo dovrai morire anche tu”.
Nessuna sorpresa quindi sin dalle battute iniziali, su chi sia l’assassino. Oppure no?
Ed è proprio in questo che sta la bellezza e al contempo la potenza di questo giallo, che non poteva che essere ambientato in Giappone – a Tokyo – dove solo qui l’azione più statica può deflagrare con la potenza di una bomba e dissotterrare sentimenti e passioni che gli sguardi bassi e la tradizionale e atavica gentilezza tendono a mascherare.
Ayane, famosa tessitrice di patchwork: la moglie perfetta, che però non riesce a dare un erede al marito. Yoshitaka: il maritoimprenditore, per il quale qualsiasi cosa è secondaria rispetto all’avere un figlio.
Hiromi Wakayama: assistente di Ayane e amante del di lei marito. Kusanagi: ispettore incaricato dell’indagine, Utsumi: giovane recluta del dipartimento di polizia e aiuto detective dell’ispettore, sposata. Yukawa: professore di fisica dell’Università Imperiale,soprannominato Galileo, single.
Questi e pochi altri sono i protagonisti di un’emozionante indagine, dove la scrittura nipponica risalta nitida e particolare, facendo interagire i personaggi a blocchi: famiglie da una parte e polizia dall’altra – e al contempo mescolando le categorie, con da una parte testimoni reticenti e palesemente seccati dalle reiterate domande della polizia – in barba alla proverbiale docilità e gentilezza asiatica – e dall’altra i poliziotti che stanno cercando di venire a capo di un delitto apparentemente perfetto, dove un uomo è stato avvelenato da… nessuno!
Un mondo descritto dove una volta tanto troviamo, oltre a fumatori, grandi bevitori ed intenditori di caffè a scapito del tradizionale tè, immersi in una società ancora molto tradizionalista e legata alla paura del giudizio dei vicini, per quello che anche solo potrebbero vedere…
In questo romanzo si sfiorano inoltre l’arte (patchwork e manga) e il problema legato alla solitudine.
Veniamo anche a contatto con la divertente ed emozionante sfida tra l’ispettore Kunasagi ed il fisico Yukawa: conosciutisi ai tempi dell’Università, hanno collaborato per risolvere qualche caso particolarmente ostico, nel quale la polizia si è avvalsa della consulenza del fisico.
Poliziotto e scienziato, a causa di qualche incomprensione di cui l’autore non spiega i dettagli, diventano all’improvviso nemici e non si parlano più.
Ma Utsumi, la giovane recluta della polizia, in disaccordo con il detective Kusanagi che sembra essersi anche inopinatamente infatuato della vedova e possibile sospettata, interpella segretamente il fisico per discutere insieme a lui alcune idee che le sono venute in merito al caso.
Idee che le frullano continuamente in testa e non vengono prese in considerazione all’interno del dipartimento di polizia e che lei, come giovane donna, ha tradotto dal non detto delle sospettate e da quanto una donna riesce a vedere in modo diverso da un collega maschio.
Kenpai!
Keigo Higashino
È uno dei più noti scrittori giapponesi, pubblicato in 14 Paesi. È autore di romanzi best-sellers. Nato ad Osaka, ha iniziato a scrivere mentre lavorava come ingegnere alla Denso ed il suo primo romanzo del mistero è del 1985; successivamente, iniziata la sua carriera di scrittore si è trasferito a Tokyo.
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