Recensione di Emanuele Bavetti
Autore: Vindice Lecis
Editore: Nutrimenti
Pagine: 190
Genere: Spionaggio
Anno Pubblicazione: 2016
Durante gli anni di piombo il Partito comunista fu in prima linea nella battaglia contro il terrorismo rosso, che minava i principi democratici del paese e la forza stessa del partito, al suo massimo storico di consenso. Oltre al lavoro alla luce del sole, il Pci operò per individuare e denunciare i soldati della lotta armata e i loro fiancheggiatori, svolgendo anche un’azione d’intelligence parallela, in collaborazione con gli organi dello Stato.In quel periodo Ugo Pecchioli, braccio destro di Berlinguer, concordò con il generale Dalla Chiesa un’importante operazione segreta: l’infiltrazione in un gruppo di fuoco di un militante del partito, che avrebbe dovuto riferire al comandante dell’antiterrorismo.
Un episodio accertato e documentato, sebbene ancora coperto per molti aspetti dal necessario riserbo, che non ha avuto un’adeguata considerazione storica. Alternando fatti reali e finzione narrativa, questo libro ricostruisce l’attività dei comunisti italiani contro il terrorismo nella stagione violenta tra il 1978 e il 1979: le azioni di spionaggio, i documenti interni, le riunioni riservate, il lavoro di controllo e denuncia nelle fabbriche. Ma ripercorre anche l’onda d’urto e le parole infiammate della galassia terroristica, mentre in Italia cadevano decine di uomini. Su tutti, Aldo Moro e Guido Rossa.
Una storia tra la realtà e la finzione.
Roma negli anni di piombo.Gli uomini del PCI, reali e inventati, si muovono sullo sfondo dell’assassinio di Aldo Moro e di quello del sindacalista Guido Rossa. Una spy-story d’altri tempi, in cui i militanti del Partito Comunista vengono tenuti d’occhio con microscopie infilate sotto le assi di legno, e , a loro volta, controllano i propri avversari, e dove si cerca di infiltrare qualcuno nelle file delle famigerate Br. In questo contesto, arriva Vasco, un ragazzo di fiducia, ma la fiducia bisogna guadagnarsela e i controlli si fanno anche sui propri uomini. Anzi si fanno in maniera più precisa e pignola.
Vasco si trova da solo a muoversi tra le fila di questa nuova frangia armata, con la paura di dover partecipare ad azioni armate. Gli accordi iniziali tra il Senatore Pecchioli e il Generale Dalla Chiesa vertono anche su questo fatto: il Senatore chiede al Generale dei Carabinieri di esentare il proprio uomo da partecipare ad azioni in cui potrebbe essere costretto a far uso di un’arma. La scelta viene lasciata a Vasco, tutto pesa sulle sue spalle. Un Vasco, poco più trentenne e fidanzato, che ha paura, che vuole mollare e che vede intorno a sé crescere un malumore sempre maggiore indeciso a sfociare in una “lotta terroristica colpendo singoli o la preparazione di un’insurrezione”.
In tutto questo si muove anche Antonio Sanna, personaggio inventato da Vindice Lecis, tuttofare del Partito Comunista di Roma, che agisce tra le ombre di un’Italia in preda al terrore.
Nuove forze avverse alla Repubblica Democratica si stagliano all’orizzonte, forze oscure che si affiancano alle Br e che vogliono ritagliarsi uno spazio per dire la propria, per aumentare il terrore tra i cittadini. Sanna viaggia per tutta l’Italia: Genova, Torino, Padova, la sua Sardegna per cercare di recuperare informazioni, legare notizie che gli arrivano da Vasco e dai controlli che il PCI continua a fare per tenere sotto controllo i propri avversari, che siano essi fascisti, servizi segreti italiani e americani.
Una vera spy-story ha anche una storia d’amore e per rendere più umano e vero Sanna, Lecis gli affianca Maria Pina, la sorella del suo amico poliziotto.
Alla finzione di Sanna fanno da contraltare i passaggi dei discorsi di Berlinguer, gli estratti da articoli di giornale e di documenti del PCI e ancora le rivendicazioni delle Br.
Un romanzo che si legge velocemente, che appassiona per la storia di questi uomini che hanno combattuto dall’interno una minaccia alla volte più grande di loro.
Un romanzo ben costruito e narrato con cognizione di causa.
Bevanda consigliata: un rosso, fermo e forte.
Vindice Lecis
è nato a Sassari nel 1957. Giornalista, da trentacinque anni lavora per il gruppo Espresso. È autore di numerosi romanzi storici e saggi sulla politica italiana del Novecento e sulla storia antica della Sardegna. Autore di altri libri con protagonista Antonio Sanna quali: Da una parte della Barricata (2007) e Golpe (2011).