L’oro e l’oblio




Un’indagine di Marie Machiavelli

Recensione di Leonardo Di Lascia


Autore: Anne Cuneo

Editore: Lindau

Traduzione: Annalisa Izzo

Genere: noir

Pagine: 448

Anno di pubblicazione:2018

 

 

 

 

 

 

Sinossi. Un giovane avvocato precipita con il suo aliante e muore.
Il mezzo sembra essere stato manomesso e il paracadute di emergenza non si è aperto, ma la polizia archivia il caso come un incidente di volo. Non convinto di questa conclusione, l’ispettore Léon chiede all’investigatrice Marie Machiavelli di farsi assumere sotto mentite spoglie presso lo studio legale dove lavorava la vittima. Con l’aiuto di alcuni amici, tra cui un avvocato piuttosto singolare, scoprirà che il praticante si era occupato, in segreto, della scomparsa di cospicue somme di denaro, lasciate in custodia al fondatore dello studio da alcune famiglie ebraiche alla vigilia della seconda guerra mondiale. Indagando con coraggio e ostinazione, Marie riuscirà a gettare una nuova luce sullo scandalo dell’appropriazione dei beni ebraici depositati in Svizzera, scoprendo che non solo le grandi banche, ma anche molti apprezzati professionisti hanno avuto un ruolo oscuro nella vicenda. Ambientato tra Ginevra e Losanna alla fine degli anni ’90, tra inchieste, denunce e insabbiamenti, L’oro e l’oblio è un giallo teso e originale, dove i colpi di scena sono sempre in agguato e il gioco delle apparenze si sgretola a poco a poco.

 

 

Recensione

Leggere gialli francesi è sempre una magnifica esperienza, ci si tuffa in location diverse e fiabesche, tutto sembra altro da come lo si immagina.

Anne Cuneo ci regala le indagini di Marie Machiavelli, un personaggio molto interessante e con un modo di fare tutto suo, è una investigatrice!

In questo “L’oro e l’oblio” l’investigatrice, viene assunta dall’ispettore Leon per far chiarezza su un caso chiuso, ossia la morte di un giovane avvocato che era precipitato con un aliante.

Marie si fa assumere dallo studio legale dove lavorava la giovane vittima. Da questo momeno in poi il ritmo del libro cambia, e con tenacia e l’aiuto di un altro avvocato abbastanza particolare, scoprirà che il giovane avvocato si occupava di somme di denaro scomparse e lasciate in costudia ad alcune famiglie ebraiche.

Il ritmo del libro è diverso dai classici francesi, è molto elevato, ai limiti di un thriller. I temi trattatti sono molto attuali, le banche svizzere e i soldi riciclati. Il personaggio di Marie Machiavelli è molto ben costruito, la tenacia, la passione per il suo lavoro, e la curiosità sono le sue maggiori qualità.

I colpi di sceni ci aspettano dietro l’angolo e tutto è il contrario di quello che sembra!

Un libro interessante e molto particolare, non deve passare inosservato.

 

 

 

Anne Cuneo


Anne Cuneo (1936-2015), nata a Parigi da genitori italiani, si è laureata in Lettere e Scienze pedagogiche all’Università di Losanna e dopo il matrimonio ha sempre vissuto in Svizzera. Giornalista, scrittrice e autrice per il teatro e il cinema, ha collaborato a lungo con la televisione della Svizzera romanda in qualità di sceneggiatrice e regista. Anche grazie a queste esperienze professionali, i suoi romanzi hanno una forte impronta storica e documentaria, con particolare attenzione a personaggi e vicende minori o dimenticate. La sua vasta produzione comprende, inoltre, una serie di romanzi gialli, che lei amava definire «romanzi sociali».