Recensione di Stefania Ceteroni
Autore: Chiara Gagietta
Editore: Mazzanti Libri
Genere: giallo
Pagine: 217
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Cosa c’entrano i fiori con un pirata della strada seriale? Se lo chiede Sandra Rizzo, impegnata, assieme ai colleghi del Reparto Infortunistica Stradale, in un’indagine ostica quanto insolita. Cosa spinge il pirata a uccidere pedoni e ciclisti indifesi con il favore delle tenebre? Si tratta di un folle o di un lucido terrorista? Un caso difficile, come difficile è il momento che sta vivendo la protagonista, ancora provata dallo scontro/incontro con lo strangolatore, alle prese con ricordi del recente passato che riaffiorano la notte e con strani sogni rivelatori del presente.
Recensione
Ha intuito e fa sogni rivelatori che l’aiutano a mettere a frutto quelle sensazioni che le restano appiccicate addosso ogni mattina.
Sandra Rizzo è un personaggio singolare: un Agente della Polizia Locale del Reparto di Infortunistica Stradale che ha a che fare, oltre che con la solita routine quotidiana, con dei singolari casi di morti sulle strade che paiono legati da un comune filo conduttore. Che sia davvero un serial killer ad agire lungo le strade cittadine?
L’autrice individua una protagonista senza dubbio inusuale nel panorama del giallo italiano. Una donna, innanzitutto, e per di più non un commissario (figura blasonata – in fondo è il suo mestiere, no? – di tante serie di successo) ma un semplice agente come tanti.
Una donna piuttosto comune, a mio parere, i cui tratti non sono descritti come un’eroina invincibile ma come una persona alle prese con la vita quotidiana come potrebbe avvenire a chiunque altro.
Una scelta che ho gradito, devo dire la verità, per un tocco di originalità in più.
Va detto che si tratta del secondo libro di una serie: sono parecchi i riferimenti a quanto accaduto alla Rizzo nel libro precedente pertanto consiglio caldamente di iniziare dall’altro (peraltro anche citato dall’autrice nel libro stesso, quando la protagonista prende in mano un volume da un angolo lettura allestito in un locale) perché ci sono molti sospesi che lasciano al lettore la sensazione che manchi qualcosa.
E poi trovo che sia fondamentale per meglio conoscere il personaggio: in questo secondo libro la sua personalità non è approfondita più di tanto, credo che ciò sia dovuto al fatto che molto di lei viene detto nel precedente.
La trama secondo il mio parere parte un po’ lenta e fino a più della metà del libro il lettore si chiede quando arrivi una vera svolta, un elemento che possa alzare un pochino l’asticella del racconto e forse questo è il vero punto di debolezza di un romanzo dalle forti potenzialità.
L’autrice usa uno stile narrativo semplice e, se mi è concesso un appunto, forse si dilunga di tanto in tanto in dettagli che sono del tutto inutili ai fini del ritmo del racconto: gli ingredienti della parmigiana che tira fuori dal frigo, dettagli sull’abbigliamento dell’uno o dell’altro personaggio… Secondo me sono divagazioni che distraggono il lettore e non gli permettono di arrivare al punto.
Ciò che ho apprezzato maggiormente sono stati i contenuti aggiuntivi: grazie a dei QR code inseriti all’interno della pubblicazione, leggibili scaricando un’apposita app, ho avuto la possibilità di ascoltare l’autore leggere alcuni capitoli (anche se onestamente migliorerei l’audio), ho potuto accedere a delle immagini, a dei filmati.
Una bella idea che, secondo il mio parere, può essere ulteriormente sviluppata e potenziata.
Ci sono buoni margini di crescita e sono fiduciosa.
A cura di Stefania Ceteroni
https://libri-stefania.blogspot.com
Chiara Gagietta
Chiara Gagietta è nata a Venezia dove vive con la figlia e lavora come agente della Polizia Locale. Con “Anteprima di morte” ha creato il personaggio di Sandra Rizzo. “L’ultima a morire” è il suo secondo romanzo.
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