L’ultimo segreto




DAN BROWN


Sinossi. Robert Langdon è a Praga insieme a Katherine Solomon, con cui ha da poco avviato una relazione. Un viaggio di piacere in veste di accompagnatore dell’esperta di noetica, invitata a una conferenza in città per esporre le sue innovative teorie sulla mente. All’improvviso, gli eventi prendono una piega inquietante: la mattina del quarto giorno Katherine sembra sparire senza lasciare tracce e Robert assiste, sul ponte Carlo, a una scena che sfida la razionalità e di fronte alla quale reagisce d’istinto, finendo nel mirino dei servizi di sicurezza cechi. Intanto, a New York, una misteriosa organizzazione mette in campo risorse all’avanguardia per distruggere il manoscritto che Katherine ha consegnato al suo editore e che raccoglie le sue rivoluzionarie ricerche. Ma come mai quello che dovrebbe essere un saggio teorico attira così tanto interesse? In poco più di ventiquattr’ore, Langdon dovrà dimostrarsi in grado di ritrovare Katherine, seminare le forze dell’ordine della città e quelle dell’ambasciata americana e oltrepassare le porte di un laboratorio segreto in cui vengono condotti esperimenti indicibili. La posta in gioco è altissima: una nuova concezione della mente, una visione che può regalare un futuro diverso all’umanità ma che potrebbe, anche, diventare un’arma dall’impatto devastante. A quasi dieci anni dal suo ultimo successo, Dan Brown torna con il suo romanzo più ambizioso ed emozionante: una nuova caccia di Robert Langdon dove, come sempre nei suoi libri, nulla è più pericoloso della conoscenza, e nulla è più efficace di una mente affilata.

“La morte non è la fine. Bisogna ancora lavorarci su, ma la scienza continua a trovare prove a favore dell’ipotesi che c’è qualcosa di tangibile. È questo il messaggio che dovremmo gridare ai quattro venti… È l’ultimo segreto…”


Traduttore: Annamaria Raffo, Roberta Scarabelli

Editore: Rizzoli Serie: Robert Langdon #6

Serie: Robert Langdon #6

Genere: Thriller

Pagine: 800 p., R

Anno edizione: 2025

 Recensione

di

Loredana Cescutti

&

Sabrina De Bastiani


“Un giorno saremo consapevoli che la percezione di essere soli al mondo è stata una delle più grandi illusioni collettive nella storia dell’umanità.”

Non tutti sono in grado di tenere in piedi una trama intrecciata, perfettamente stabile su più piani temporali, con diverse aree d’azione, tutte ben descritte, e l’aggiunta di diverse sottotrame, con l’amalgama di un bel concentrato di ironia, di rosa, di mistery e di tantissima spy suspense.

Indubbiamente Dan Brown sì.

Con L’ultimo segreto alza la posta in gioco: non più soltanto simboli, enigmi e complotti secolari, ma, in aggiunta, un terreno ancora più scivoloso e affascinante: la coscienza umana.

Sì, quella coscienza. 

Quella che la filosofia insegue da secoli, che la neuroscienza disseziona con scanner e risonanze, e che la spiritualità continua a rivendicare come mistero inafferrabile. Brown ci costruisce attorno un thriller che, per quanto resti fedele al suo marchio di fabbrica fatto di pagine che scorrono da sole, cliffhanger chirurgici, inseguimenti mozzafiato, porta il lettore a interrogarsi su qualcosa che non puoi risolvere con un codice numerico: cosa significa davvero essere coscienti?

Il suo romanzo è storia, è fisica, è matematica, è mistero, è profonda riflessione sulla vita e sull’importanza di esistere e di rispettare gli altri, è sentimento, è leggerezza, è dinamismo.

È, in sostanza, un universo, un mondo di tematiche, sicuramente non del tutto divulgative, ma raccontate con chiarezza e passione.

In tutto questo la scelta di Praga come scenario è decisamente centrata. Non è solo gotico da cartolina, ma città-limite: alchimia e astronomia, magia e rivoluzioni, fede e dubbio. Un luogo perfetto per ospitare un “ultimo segreto” che non appartiene a una reliquia esterna ma a ciò che ci abita dentro.

Ecco allora come un punto focale quale la sparizione di Katherine Solomon, il motore narrativo, funzioni come metafora più che come semplice evento. 

Perché non è solo una persona a scomparire, ma un pezzo della nostra identità, quello che ci specchia e ci definisce. 

È come se Brown dicesse: il mistero che cerchiamo fuori, in biblioteche, cattedrali, manoscritti, in realtà si nasconde nella memoria, nei sogni, nei vuoti che ci abitano.

“Ammettiamolo: la mente umana odia il cambiamento…”

Ma non sarà questo il caso, laddove pure cambiamenti e rovesciamenti di fronte ve ne sono molteplici.

Sono anni che lo aspettavamo, cercando tracce di un suo ritorno, come Langdon il Graal ne “Il Codice Da Vinci”, e qui siamo a dire che l’attesa è valsa in pieno.

Stilisticamente perfetto, una penna che sbrana la pagina la rende agile, veloce, piacevole, intrigante e mai, mai, noiosa, curato in ogni sua parte, L’ultimo segreto apre su tutto e soprattutto TUTTO chiude.

Impossibile non avvertire potente l’entusiasmo che si sprigionerà da queste ottocento pagine e che non verrà mai scalfito e, semmai, assumerà proporzioni ancora più importanti dando, anche alla lettura oltre che alla storia, toni e ritmi sempre più vertiginosi.

Quindi sì, L’ultimo segreto è un page-turner, come sempre. Come Dan Brown ha abituato i lettori.

Ma è anche un libro che sposta il campo da gioco e ci invita a riconoscere che l’enigma più grande non sta nei sotterranei delle cattedrali, bensì nel silenzio della nostra mente.

Un modo di guardare alla nostra vita e al dopo, con occhi completamente diversi e sicuramenti più attenti.

“Era … arrivata ad accettare che la coscienza non fosse ciò che si credeva. Qualcosa di reale e profondo si celava al di là della nostra esperienza fisica. Al di là della nostra fine fisica.”

Come ha detto Dan Brown nelle pagine finali, il succo di questo romanzo è reale e credetemi, le riflessioni finali non vi lasceranno molto presto.

E se, alla fine, avesse ragione? Se il thriller più avvincente fosse quello che viviamo dentro la nostra coscienza ogni giorno?

“Il libro giusto al momento giusto può salvarvi la vita.”

Buona lettura!

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Dan Brown


Nasce il 22 giugno 1964 a Exeter, figlio di un insegnante di matematica e di una musicista di chiesa. È proprio in questo clima familiare che l’autore ha iniziato a conciliare tra loro scienza e religione, tema presente nei suoi libri. Suo padre lo metteva spesso alla prova con anagrammi e caccie al tesoro che in seguito lo hanno ispirato per Il codice da Vinci. Ha iniziato la sua carriera come cantante e pianista per poi abbandonarla per studiare storia dell’arte a Siviglia, dove ha studiato nel dettaglio le opere di Leonardo da Vinci e la crittografia. Dopodiché ha intrapreso la carriera di insegnante che in seguito ha lasciato per diventare scrittore. Il successo arriva con la pubblicazione de Il codice da Vinci con oltre 85 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Tra i suoi romanzi troviamo Angeli e demoni, Il simbolo perduto, Inferno, Crypto, La verità del ghiaccio. Di alcune sue opere sono stati tratti dei film di successo, tutti diretti dal regista Ron Howard.