Recensione di Sara Ferri
Autore: Ilaria Varese
Editore: La Corte Editore
Genere: fantasy
Pagine: 366
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Lunghi capelli bianchi, occhi azzurri e pelle color della luna. Gwenfyr Flannigain è una ragazza di Bristol, nata e cresciuta in una delle tante fattorie del Tennessee, dove vive insieme al fratello maggiore Chase e al padre Roderick. Una famiglia come tante, se non fosse per il fatto che sono licantropi di sangue puro da diverse generazioni. Eccetto lei, Gwen, che nonostante discenda come il fratello da un’antica stirpe di lupi, non ha mai subito la sua prima trasformazione. Ha 22 anni, ormai, e sa che non succederà più. Gwen è “difettosa”: condannata a vivere a metà tra il mondo degli umani e quello del branco, ma senza far realmente parte né di uno né dell’altro. Ma un evento sta per sconvolgere la sua vita: a meno di un mese dal suo compleanno – data che coincide con il solstizio d’inverno, il Winter Fe’, un periodo molto particolare per le creature mannare – suo padre, il capobranco, viene a conoscenza della morte dell’Alfa della contea confinante per mano di un licantropo sanguinario, Nicholas Hasson. L’accaduto mette in allenta tutti. Il branco è in pericolo. Gwen è in pericolo. E, presto, nulla sarà più come prima.
Recensione
Immaginate di svegliarvi e di ritrovarvi circondate da lupi mannari! Lo shock iniziale sarà nulla, in confronto alla consapevolezza che quei mannari vi siano conosciuti, in quanto si tratta di vostro padre e vostro fratello!
Ecco quello che succede leggendo il prologo. Perché è proprio sin da subito, già nelle prime pagine, che l’autrice ci trasporta in questa atmosfera adrenalina, dove una giovane ragazza sta correndo all’impazzata nel bosco. Qualcuno la segue. Ne sentiamo il respiro, il fiato sul collo. Sentiamo i suoni dei suoi passi, veloci sul terreno, che si fanno sempre più vicini. E poi, quando finalmentescopriamo chi è l’inseguitore, la sorpresa è garantita.
Non è da tutti avere un padre e un fratello alti circa due metri, che corrono su quattro gambe “zampe” e dalla cui bocca escono lunghe zanne acuminate!
Se quindi non fosse ancora chiaro “Luna d’Inverno” appartiene al genere fantasy, in particolare al genere che tratta la licantropia.
Negli ultimi anni vampiri e licantropi hanno riempito gli scaffali delle librerie. Il fantasy è fiorito tra i romanzi di genere in maniera prepotente. Questo inserimento brusco ha portato ad un sovraffollamento di nomi, titoli e autori. E come spesso capita, tra i tanti titoli, scegliere è diventatodifficile, soprattutto se si sta cercando un “buon” libro fantasy.
Vampiri, licantropi e forme antropomorfe di ogni genere hanno soppiantato elfi, fate e gnomi. Ho letto i libri di Tolkien da bambina e, all’epoca del suo esordio sul mercato, ho letteralmente divorato Twilight. Ma se il primo libro di questa serie mi ha appassionato, non posso dire lo stesso dei successivi, né di tutti gli altri libri del genere che mi sono ritrovata ad acquistare alla ricerca di una buona lettura.
Dopo l’ennesimo libro “cestinato” mi sono ritrovata ad abbandonare le speranze.
Non leggevo un libro fantasy da quasi tre anni! Il timore di trovarmi, ora, dopo tutto questo tempo, l’ennesimo libro scadente tra le mani mi ha fatto iniziare la lettura in modo stentato. Errore!
Il libro stesso mi ha fatto ricredere. Le prime pagine sono diventate cento e dopo quelle, le successive si sono susseguite in una lettura rapida e divorante.
Ilaria Varese non ha scritto un semplice libro fantasy bensì un romanzo che sfiora l’animo di chi lo legge, trattando, in modo delicato, argomenti che toccano le corde di giovani e adulti.
Luna d’inverno trasporta il lettore in un mondo di fantasia, ma che somiglia moltissimo a quello reale, dove i sentimenti che provano i protagonisti sono gli stessi degli esseri umani. Poco importa se nel romanzo, a provare queste sensazioni sono ragazzoni stazzonati rivestiti di una folta pelliccia che cambiano il loro aspetto nelle notti di luna piena.
Ilaria Varese ha una capacità rara. È in grado di affrontare i mutamenti e le difficoltà che gli adolescenti provano in una fase della loro vita così difficile come la pubertà, a passi felpati ma in maniera profonda.
Sono certa che le adolescenti si possano immedesimare nei protagonisti e nelle loro vicissitudini. Alcuni passaggi del libro calzano a pennello ai giovani adolescenti! Ma anche i meno giovani potranno assaporare una ventata di aria fresca leggendo questo libro.
Tra le pagine ho provato tutte le sensazioni della mia adolescenza. Questo romanzo è una primavera tardiva in cui amore, passione, paure e gioie si sono succedute come l’alternarsi di temporali e giornate soleggiate.
Una lettura estremamente piacevole, da tenere nella propria libreria, anche se non si è più così tanto giovani!
Ilaria Varese
ha 26 anni, vive a Vercelli e studia Lettere all’Università del Piemonte Orientale. Luna d’Inverno nasce su Wattpad e ha vinto il concorso Wattys 2017 nella categoria “Letture Mozzafiato” riscontrando in poco tempo un grande successo, totalizzando con l’intera serie oltre 1.000.000 di letture. Con La Corte Editore Luna d’Inverno è diventato il suo romanzo d’esordio.
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