Recensione di Antonio Lanzetta
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
Genere: Thriller
Pagine: 400
Anno pubblicazione: 2017
TRAMA: L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro. Là fuori c’è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l’occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.
La vita di Samantha Andretti finisce a tredici anni. La scuola, i primi amori, le parole di un ragazzo per cui ha una cotta e che non ascolterà mai.
Parole inghiottite nel buio, insieme ai ricordi, alle luci e ai colori di un’esistenza che non le appartiene più. Per Sam esiste solo il labirinto, con le sue pareti grigie e l’eco dei pianti attutiti dal cemento.
La fame, la paura di non farcela, la sensazione di non essere mai sola, di sentirsi addosso, in ogni istante, lo sguardo malevolo del suo aguzzino. Quegli occhi che penetrano il vetro di un furgone.
L’ultima cosa che ricorda del giorno in cui ha smesso di esistere ed è entrata nel labirinto.
Gli occhi a forma di cuore dell’uomo con la testa di coniglio.
Dopo La ragazza nella nebbia, Donato Carrisi torna in libreria con una storia che inquieta e sorprende.
L’Uomo del Labirinto è un condensato di emozioni, un thriller che trasuda oscurità e che ricorda, a tratti, le atmosfere nere dipinte dall’autore ne Il Suggeritore.
Il linguaggio di Carrisi, agile e adatto a tutti, non si perde in inutili fronzoli letterari. Tutto è studiato per sostenere il ritmo della narrazione, la trama si incastra con gli approfondimenti di criminologia che sono il giusto sfondo alle vicende.
Al di là delle copie vendute e del successo di pubblico, lo scrittore di Martina Franca è il vero Special One del thriller italiano. Carrisi non si tira mai indietro, attinge alla cronaca nera, alla cinematografia, e rimescola le carte in una nuova chiave di lettura, sporcandosi le mani con temi scomodi, quali la pedofilia, il germe nel male che infetta l’animo umano, e il buio.
Tutti abbiamo paura del buio, anche Bruno Genko, l’investigatore privato che offre un’impronta hard-boiled al romanzo.
Un uomo che combatte la morte e prova a dare un senso alla propria vita cercando redenzione. Genko infatti era stato incaricato dai genitori di Samantha, quindici anni prima, di ritrovarla e aveva fallito.
Adesso che la ragazza è stata masticata e sputata indietro dal buio, Bruno si giocherà il tutto per tutto, in una corsa contro il tempo, per dare un volto a l’uomo con la testa di coniglio.
L’investigatore proverà a guardare in quegli occhi a forma di cuore per scoprire la verità.
L’Uomo del Labirinto è un libro che lascia nello stomaco un groviglio di emozioni e di domande, un ponte di collegamento con tutte le opere di Carrisi, un thriller da leggere tutto d’un fiato.
Consigliatissimo!
Donato Carrisi
Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive a Roma. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. È sceneggiatore di serie televisive e per il cinema. È una firma del Corriere della Sera
ed è l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, Il maestro delle ombre, La ragazza nella nebbia, dal quale è stato tratto il film omonimo con cui nel 2017 ha debuttato nella regia cinematografica.
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