Materia Degenere




Recensione di Nunzia Esposito


Autore: Federica Bellomi, Joe1, Elena Pagliani, Fumettibrutti, Monica Rossi

Editore: Diabolo

Genere: Raccolta di racconti in immagini

Pagine: 168

Anno di pubblicazione: 2018

 

 

 

 

 

 

Sinossi. Cosa succede se si chiede a cinque autrici poco più che ventenni di raccontare cinque storie di genere? Succede che i generi esplodono e si ibridano, in un lussureggiante caleidoscopio di personaggi straordinari, situazioni folli e inimmaginabili. «Materia Degenere» è la passione stessa per il racconto, oltre il genere.

 

 

Recensione

Il deserto. Il caldo che riscalda i colori e li riempie. Contorni netti. E ciascuno che lotta col proprio deserto. Ognuno di noi nasce con un deserto dentro, che via via va riempiendosi e svuotandosi con soddisfazioni e delusioni. Dolori. Una estrema vivacità cromatica che cela una cupa solitudine.

 

 

Salti e salto. Un’altra storia.

Immagini poco definite. Volti quasi deformi. Sangue e morte. La scelta di evitare la modernità del technicolor e mantenere la dicotomia bianco /nero forse un richiamo a giusto/sbagliato e buono/cattivo. Svuotare il rosso del sangue dalla supremazia cromatica e rendere tutto uguale. Livellare per togliere identità (e potere) alla linfa vitale. E’ la morte stessa.

Il tratto della terza storia sembra “scarabocchiare” (scelta meramente intenzionale, a nostro discreto avviso) il turbamento di una persecuzione.

E la disperata ricerca di una via d’uscita. Per poi scoprire l’amara realtà. Realtà come persecuzione. Realtà come vana fuga dal destino. E poi disegni. Disegni che rimandano a pellicole di film anni ’30. Geniale idea per rendere i toni della storia ancora più cupi e misteriosi. Una scelta stilistica non da poco. Dettagli importanti non celati al lettore, o meglio, spettatore, ma messi in trasparente evidenza.

Inseguimento e fuga. Furia e paura. Una festa in maschera. Facce senza volto.

Cosa contiene la boccetta?

La libertà?

E che prezzo dareste alla libertà?

Infine i toni accesi del fucsia e del verde, ci proiettano in un futuristico ambiente asettico. Quasi privo di sentimento. All’ apparenza. La lotta si esprime tra resistenza e guerriglia. Ultimo scampolo di umanità. Il fraterno abbraccio dell’inganno. Tratti decisi e molto marcati.

Il nero conserva comunque un ruolo fondamentale in quest’ultima storia, nonostante i toni accesi già citati. Il contrasto inganna, attenzione.

Una girandola di storie. Una diversa dall’altra. Ognuna con vita propria. Materia che nelle matite e nei colori di chi crea e ha creato queste narrazioni in immagini, diventano parole e sequenze. Dalle non sempre chiare intenzioni comunicative. C’è fuga e paura. Coraggio e amore. Con esse sarete catapultati in mondi e tempi distanti. Mondi e tempi diversi. Ma ciascuna sarà in grado (cosa non da poco) di regalarvi riflessioni e “ricordi” di una esperienza “quasi” vissuta.

 

 

 

AA.VV. (Federica Bellomi, Joe1, Elena Pagliani, Fumettibrutti, Monica Rossi )