Menti pericolose




Recensione di Susanna Leoni

Autore: Jeffery Deaver

Editore: Rizzoli

Pagine: 571

Genere: Thriller

Anno Pubblicazione: 2016

 

 

 

 

 


Menti Pericolose è una raccolta di dodici racconti, provenienti da varie fonti fra cui e-book e raccolte pubblicate negli Stati Uniti.
Il genere spazia fra il thriller psicologico, il noir e il poliziesco.
In ogni racconto ritroviamo il Deaver più classico, sia nella scrittura che nelle trame.
Si ritrovano con piacere i soliti noti, Lincoln Rhyme, Kathryn Dance e John Pellam, anche se in una veste inedita e inaspettata.
I racconti sono nel pieno stile Deaver, quindi il finale non lascia mai delusi, non ci si imbatte in sospensioni, o storie interrotte in cui ti domandi cosa accadrà, tutto è risolto, che sia in positivo o in negativo.

“Odio le conclusioni ambigue”

Deaver nell’introduzione, dove fra l’altro l’autore svela le sue intenzioni, quelle di sedurre ed affascinare il lettore, tenendolo in tensione, fino alla scena sconvolgente,  mantiene assolutamente le sue promesse.

Non puoi iniziare un racconto senza provare l’urgenza di finirlo appena possibile.

Allo stesso tempo, pur mantenendo lo stile e le intenzioni, ci sono racconti in cui sembra che l’autore voglia sperimentare qualche “colpo nuovo”, come ad esempio “Gioco”, in cui una apparente docile vecchietta riesce ad ingannare due loschi truffatori.

Il libro procede per immagini con una prosa leggera e fluente, in molte occasioni si avverte l’occhio cinematografico del romanziere, che forse nei suoi racconti già vede un proseguimento sul grande schermo.
Sarebbero i racconti perfetti per una giornata sotto l’ombrellone, dove fra un bagno e una passeggiata ci si ferma a rilassarsi con una lettura coinvolgente ma leggera.

 

 

Jeffery Deaver


Jeffery Deaver. Ex giornalista ed ex avvocato, nel 1990 ha abbandonato la carriera legale per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno.Scrittore di romanzi thriller, ha vinto per tre volte l’Ellery Queen Readers Award for Best Short Story of the Year; ha vinto, inoltre, il British Thumping Good Read Award ed è stato più volte finalista all’Edgar Award. Il suo primo romanzo, un horror intitolato Voodoo è del 1988. I tre romanzi successivi, ambientati a New York, affrontano la struttura delle detective stories. Con i protagonisti dei suoi romanzi, Deaver crea dei perfetti thriller contemporanei, in cui la narrazione si svolge secondo il ritmo e la tensione tipici del linguaggio cinematografico. Ha conosciuto il successo internazionale con Il collezionista di ossa, la prima indagine di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, da cui è stato tratto l’omonimo film. Tra gli altri titoli (tutti editi dal gruppo RCS) ricordiamo: Lo scheletro che balla, La sedia vuota, La scimmia di pietra, L’uomo scomparso, La dodicesima carta, La luna fredda, La finestra rotta, Il filo che brucia, Nero a Manhattan, I corpi lasciati indietro, Requiem per una pornostar, La figlia sbagliata, Carta bianca, La consulente, La bambola che dorme, Fiume di sangue, L’ultimo copione di John Pelham. Più recentemente sono stati pubblicati: La stanza della morte, L’ombra del collezionista, Sarò la tua ombra, L’uomo del sole, October list, Solitude Creek, Hard News. Nel 2018, sempre per Rizzoli, ha pubblicato Il taglio di Dio, la nuova indagine di Lincoln Rhyme. Del 2019 è Promesse (Solferino).

 

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