Una indagine
di Decimus Webb
Autore: Lee Jackson
Traduttore: Marialuisa Amodio
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Pagine: 367
Anno edizione: 2025

Sinossi. Due giovani prostitute vengono trovate barbaramente assassinate in un bordello di Londra. Nella mano di una delle vittime c’è un pezzo di carta su cui è scritta un’enigmatica citazione biblica. Il giorno dopo, un telegramma avverte Scotland Yard che un cadavere è stato trafugato dal cimitero di Abney Park. L’ispettore Decimus Webb, che conosce bene le turpitudini dell’animo umano tanto quanto le strade malfamate e le case lussuose della città, sospetta che esista un legame tra questi due macabri casi. Le sue indagini lo porteranno presto a un onorevole uomo d’affari e buon padre di famiglia, Jasper Woodrow. Nel cuore delle finzioni della società vittoriana, Webb dovrà usare la sua leggendaria perspicacia se vuole impedire un nuovo omicidio…I vicoli bui e i salotti illuminati
a gas della Londra del diciannovesimo secolo fanno da sfondo al romanzo di Lee Jackson con protagonista l’ispettore Webb, e ci conducono in un giallo pieno di suspense
Recensione
di
Marco Lambertini
Morte al Mourning Warehouse è il secondo libro della serie dell’ispettore vittoriano Decimus Webb.
Decimus Webb di Scotland Yard viene chiamato dalla polizia della City di Londra quando i corpi di due prostitute assassinate vengono ritrovati in un bordello e viene lasciata una citazione criptica della Bibbia. L’agente locale, l’ispettore Hanson, teme che l’assassino colpirà di nuovo e chiede a Webb di spiegargli il suo punto di vista.
“Hanson aggrotta le sopracciglia. «Insomma, si tratta di omicidio. Questo è certo. Ho mandato il telegramma perché, in primo luogo, sono un vostro ammiratore dai tempi dell’assassinio a Baker Street”
Decimus Webb, ha una grande considerazione di sé anche se spesso nei dialoghi si nasconde e tende a rappresentarsi come un umile investigatore.
«È stato un colpo da maestro, signore, notare quel decanter. È un indizio, secondo lei?» «Non c’è bisogno di adularmi, sergente. Ma sì, troveranno qualcosa, ne sono certo. Solo non so di preciso cosa o perché».
Il direttore del bordello è l’unico ad aver visto l’assassino salire nella stanza delle ragazze e poco dopo scompare. Un terzo omicidio di una donna “libera” porta Webb a Benjamin Woodrow, proprietario del Woodrow’s General Mourning Warehouse, dove lavorava la donna uccisa. Le coincidenze iniziano ad accumularsi e sembra che Woodrow possa sapere più di quanto dica alla polizia e potrebbe persino essere lui stesso l’assassino.
Oltre al caso di omicidio, Webb e il suo sergente Bartelby stanno indagando anche sul furto di una tomba ai danni del noto uomo d’affari J.S. Munday. Diventa evidente che i due casi sono collegati e ruotano attorno al misterioso Woodrow.
La Londra vittoriana è splendidamente riportata in vita in “Morte al Mourning Warehouse”e il linguaggio usato è riccamente formale. Nessuno dice “sì”, tutti “assistono”. Particolare intrigante è la descrizione dell’effetto che la famigerata nebbia londinese ha sui passeggeri appena arrivati alla stazione di King’s Cross, tutti sembrano piuttosto disabituati all’opacità di un “particolare londinese” .
“Per loro c’è poca speranza: solo un muro di nebbia mobile e nessun omnibus in vista. «Oh! Che disastro», esclama la signora Woodrow. «Dovrò scendere e andare a cercarla!». «La prego, signora, si beccherà una polmonite», replica il suo compagno. «Ci penso io».”
Ho trovato interessante nella struttura del racconto gli interludi che l’autore inserisce tra i capitoli dando voce direttamente all’assassino, conducendoci nei suoi pensieri e dove Jackson descrive con maestria la Londra dei bassifondi vittoriani e le pulsioni segrete che abitano i suoi cittadini.
Quanto a chi stia uccidendo le prostitute – sebbene il gruppo di sospettati sia molto ristretto – ci sono abbastanza colpi di scena per mantenere la lettura interessante.
Jackson tesse una tela che avvolge il lettore piano, piano, dosando e alternando momenti descrittivi ad altri più adrenalinici ma sempre coerenti con l’ambientazione storica.
A volte il ritmo appare un po’ lento, ma il finale compensa e lascia un buon sapore al lettore.
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Lee Jackson
Ha conseguito un dottorato alla Royal Holloway University di Londra ed è membro del comitato accademico del Dickens Museum. Grande appassionato dell’Età vittoriana, ha creato il popolare sito victorianlondon.org, in cui raccoglie materiali sulla Londra di quel periodo. Ha scritto vari romanzi e saggi storici, ovviamente a tema vittoriano. Con la Newton Compton ha pubblicato Un omicidio a Baker Street e Morte al Mourning Warehouse.