Recensione di Salvatore Argiolas
Autore: Luigi De Conti
Editore: VGS Libri
Genere: Thriller, Avventura
Pagine: 276
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Un aereo militare sepolto dal 1946, dei corpi da ritrovare e un gruppo di recupero che nasconde scomode verità. Il Monte Rainier custodisce un segreto. O forse più di uno. E a volte i segreti dovrebbero rimanere tali ma quando l’uomo decide di sfidare la natura allora tutto sembra remare contro. Un thriller che vi condurrà tra le vie impervie di un ghiacciaio alla scoperta di un passato così scomodo che doveva rimanere sepolto. Proprio come in un domino, ogni tessera farà cadere la successiva e, quella che inizialmente doveva essere solo una missione di recupero, si svelerà essere uno dei ritrovamenti più sensazionali degli ultimi 50 anni.
Recensione
Il monte Rainier è uno spettacolare vulcano dormiente nello stato di Washington a circa 90 km da Seattle ed è l’ambiente principale del thriller di Luigi De Conti “Morte sul Rainier”.
Nel 1946 un aereo militare si schianta sulla montagna e da allora nessuno è riuscito a rintracciarlo. Da questo fatto realmente accaduto discende una trama ricca di colpi di scena e di spunti intriganti.
Il Cliffhanger (termine che evoca l’immagine dello scalatore aggrappato all’appiglio di una rupe mentre sta effettuando una scalata, senza che si sappia se riuscirà a raggiungere un altro appiglio evitando di cadere nel vuoto) si ha quando si verifica una sospensione del flusso delle informazioni fornito in una scena ed è un potente espediente narrativo che in questo romanzo abbonda in senso figurato ma anche in senso reale.
Infatti gli appelli del fratello di un militare scomparso nella tragedia porta un giornalista ad interessarsi alla notizia e in cerca di un grande scoop riesce ad organizzare una squadra di ricerca del velivolo.
Vengono contattati come esperti alpinisti Jennifer Jones e Aaron Fischer, due giovani che in passato hanno avuto degli screzi piuttosto gravi in quanto a causa di una leggerezza di Aaron durante l’ascesa all’Everest morì Mike, il marito di Jennifer.
Durante l’escursione ci saranno tanto ostacoli e sorprese che li porteranno a rivedere il loro atteggiamento e ad affrontare pericoli imprevisti.
Le dinamiche interne al gruppo di ricerca e i frequenti flashback contornano e sostanziano psicologicamente la spedizione creando una crescente tensione che culminerà in una lotta per la vita sotto le valanghe.
In un periodo ricco di romanzi che vogliono stupire a tutti i costi è rassicurante leggere un thriller solido e ben congegnato che pur rispettando i canoni del genere porta una ventata di novità essendo ambientato in un luogo straordinario come il Rainer con un prologo nell’altrettanto stupendo Yosemite National Park in California e in un mileu originale come quello dell’alpinismo reso affascinante anche a chi come me la neve l’ha vista solo in foto ed in TV.
La protagonista assoluta del libro è Jennifer donna forte e volitiva che supera ogni ostacolo con la determinazione tipica dei grandi alpinisti e che merita di apparire in un sequel.
Luigi De Conti in questo suo snello romanzo unisce il thriller al romanzo di montagna tanto interessante quanto difficile da rendere vividamente per le estreme condizioni in cui è ospitato ma l’autore riesce perfettamente nel compito.
Luigi De Conti
nato a Udine nel 1976, vive e lavora in Abruzzo dal 2000. Appassionato di cinema e regia, lettore vorace di romanzi di vario genere, è curatore del blog Libri & Cinema, oltre che autore di alcuni articoli per vari siti di divulgazione scientifica e storica. All’ombra della svastica (Lettere Animate) e Orrore a Silver Lake (Pluriversum Edizioni) sono i romanzi già pubblicati.
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