Recensione di Marina Morassut
Autore: Giorgio Scerbanenco
Editore: Sellerio
Genere: Giallo/Noir
Pagine: 196 nella versione a stampa
Anno di pubblicazione: 2011
Nebbia sul Naviglio ed altri racconti gialli e noir è una raccolta di 20 meravigliose storie, più o meno brevi, che dividono in 3 tempi la produzione narrativa di Giorgio Scerbanenco.1936-1937: siamo agli albori della narrativa poliziesca e hard boiled, se non altro qui in Italia, dove Scerbanenco è, appunto, precursore ed apripista per altri scrittori.In effetti, insieme a scrittori americani ed “americanizzanti”, Scerbanenco, sotto lo pseudonimo di Denny Sher o Sheer pubblica alcuni racconti sul settimanale “Il Secolo Illustrato” dell’editore Rizzoli – per una rubrica di narrativa che doveva essere tutta “Gangsters e G-Men – Tutt’azione – Come un Film”
1942-1943: è di questo periodo la produzione di romanzi dalla psicologia fine, quasi un ripiegamento interiore in profondità, una gamma di registri che prendono in esame la riflessione intimista fino alla focalizzazione del quotidiano, passando per il ricordo, il sogno, l’ossessione con incursioni nel paradossale e nel grottesco, trattando di gente comune con episodi totalmente avulsi dal periodo storico incombente.
1946-1948: terminata la Guerra e rientrato dall’esilio in Svizzera, inizia per Scerbanenco un’intensa attività di direzione di periodici e produzione di romanzi, racconti e prose. Momento fondamentale per questo autore poliedrico che pubblica con successo anche romanzi “rosa”. Questo è un periodo da mettere in relazione con gli scritti degli anni 1966-’69, dove il noir diventa per l’autore un cosciente impianto narrativo.
Se si vuole leggere Scerbanenco, consiglio di iniziare con “Gli Uomini in Grigio”, primo romanzo dello scrittore , pubblicato per la prima volta nel 1935 sulla rivista per ragazzi “Il Novellino” e con la serie dell’Investigatore Jelling, che fu pubblicata prima dei romanzi della “Milano Nera”. Scerbanenco è uno scrittore a tutto tondo, che con alcuni dei racconti di questa raccolta raggiunge il vertice in questo genere – e non a caso è considerato un antesignano sia dalla critica che da scrittori a lui posteriori.
Eccezionale il lavoro di Luca Crovi che abbiamo potuto incontrare lo scorso Settembre al Festival letterario di PordenoneLegge.
A lui infatti si deve la riscoperta di questo pregevole romanzo per ragazzi (Gli Uomini in Grigio) e che, insieme al disegnatore Peppo Bianchessi, ne svela per la prima volta i segreti.
Del resto, una volta letto qualche romanzo di questo prolifico autore, ci si chiede come può essere stato così facile per Scerbanenco mescolare generi come il poliziesco, il noir, l’hard boiled, la spy-story, il feuilleton e l’avventura.
E finalmente, con questa serie di racconti, abbiamo potuto assaggiare per un breve attimo la bravura ed i generi simili ma così diversi che questo scrittore ci ha fatto avere. Tra tutti i 20 racconti, soprattutto alcune storie catturano, vuoi per l’argomento trattato, per i colpi di scena continui e/o per i protagonisti: Tiro all’Uomo, Il Bimbo dei Milestone, Caccia all’Uomo, Crocetta Blu e Nebbia sul Naviglio.
Anche qui la commistione dei generi è impressionante, soprattutto pensando che parliamo di racconti scritti oltre 50 anni fa e che mantengono ancor oggi la freschezza e l’attualità sia per i temi trattati che per il modo in cui sono stati magistralmente scritti.
Per gli appassionati del genere e per gli amici di Thrillernord, dedica speciale da parte dello scrittore Luca Crovi per una “buona suspense” e un disegno originale da parte di Peppo Bianchessi.
Inoltre, per chi volesse abbinare vacanza marittima e cultura, nella biblioteca di Lignano (UD), sono esposti i “memorabilia” cartacei originali di Giorgio Scerbanenco, donati gentilmente dalla famiglia.
A cura di Marina Morassut
http://libroperamico.blogspot.it
Giorgio Scerbanenco
Giorgio Scerbanenco, nato Volodymyr-Džordžo Ščerbanenko (Kiev, 28 luglio 1911 – Milano, 27 ottobre 1969), è stato uno scrittore e giornalista italiano di origine ucraina. Nato a Kiev nell’allora Russia imperiale da padre ucraino, che era venuto in Italia per studi, e madre italiana, Scerbanenco all’età di sei mesi si trasferì in Italia, dapprima a Roma, poi a 16 anni a Milano, al seguito della madre.
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