Nel freddo dell’estate




Recensione di Valentina Cavo


Autore: Francesco Frosini

Editore: 0111 edizioni

Genere: giallo

Pagine: 168

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Opera finalista al Premio 1 Giallo x 1.000 quarta edizione. Nel 1960, in un’Italia ancora divisa in piccoli Stati, Diego Guerrini è il nuovo Regio Commissario del Compartimento Sud della città di Viareggio, nel Granducato di Toscana. Nella piovosa mattina del 14 settembre, Alberto Locelso si presenta con una richiesta d’aiuto. Il suo collega, il giornalista Nicola Bernardi, in procinto di far pubblicare un articolo scioccante, è scomparso da cinque giorni. Diego, vecchio amico di Nicola, si mette subito sulle sue tracce, aiutato dal giovane Piero. Il rinvenimento di un cadavere nella Pineta di Ponente, con segni di violenza, fa subito temere il peggio. Le indagini, osteggiate fin dall’inizio, lo porteranno sulle tracce di una cospirazione legata a una drammatica situazione politica nei palazzi del potere di Firenze: ai vertici un gruppo nell’ombra sta lavorando per sovvertire lo status quo.

 

Recensione

Un commissario pronto a sfidare chiunque per giungere alla verità, il cadavere di un uomo e uno scandalo da nascondere: questi sono gli ingredienti per questo giallo scritto da Francesco Frosini.

Ci troviamo in un passato alternativo nel quale l’Italia non ha mai visto la luce e in cui ancora ci sono le divisioni tra i vari comuni-stato e signorie. Diego Guerrini è il nuovo commissario della città di Viareggio, nel Granducato di Toscana, nella quale si è trasferito per una promozione dopo aver lavorato per anni a Firenze.

Quello che ci troviamo davanti è un giallo con una trama non solo ben studiata bene a livello di caso investigativo da seguire ma anche per il contesto geopolitico che l’autore trasporta ed espone nelle sue pagine: una ricostruzione della nostra penisola davvero ben delineata e che offre uno scenario nuovo ed inconsueto al lettore.

In più, l’indagine che ci viene presentata è assai ben archittetata e quindi chi legge si ritrova con una grande determinazione ad arrivare alla fine, per capire chi sia il colpevole di questo omicidio e cosa si cela dietro l’interna vicenda.

Nel freddo dell’estate è quindi un giallo dalle atmosfere cupe, classiche e un po’ retrò che fa riflettere su molti aspetti della nostra società malgrado siano visti in uno spaccato (paradossalmente innovativo e) diverso da quello che abbiamo e stiamo attualemte vivendo.

 

 

 

Intervista 

Il tuo libro è ambientato in un passato alternativo nel quale l’Italia non si è mai unita. Come ti è venuta questa idea?

Oltre ai gialli (in tutte le sue forme più disparate), leggo molti libri di fantascienza. Alcuni di questi, ambientati in mondi perlopiù distopici, dove si racconta di realtà alternative e negative. Per fare un esempio molto conosciuto cito The Man in the high castle di Dick. Partendo da queste affascinanti realtà narrative, ho voluto provare a immaginare una quinta scenica che fosse diversa da tutti gli altri romanzi di genere. Qualcosa che potesse colpire sin da subito per la sua particolarità. Beh, mi son detto, cos’è che è legato in particolare alla Toscana? Così tanto da essere conosciuto da tutti? La risposta immediata è stata il Granducato. Da lì, mi sono creato questa ucronia negli anni ’60, leggermente diversi da come sono conosciuti oggi. Ovviamente, mi sono dovuto documentare sotto molti aspetti, come l’organizzazione della polizia o quella dello stesso Granducato. Spostare nel tempo un’epoca che non appartiene a quel secolo non è stato semplice, ma è stato divertente e stimolante.

 

Diego Guerrini, il commissario protagonista del tuo libro, è un uomo che sfida tutto e tutti per arrivare alla verità. Ti sei ispirato a qualcuno per creare la personalità di Diego?

In modo conscio no. Ma sono sicuro che tutti i protagonisti dei gialli che ho letto abbiano influito nella creazione della sua personalità, del suo Io e della sua vita. Da Poirot a Martin Beck, da Harry Bosch a Kurt Wallander, da Bordelli a Coliandro. E, probabilmente, fossi stato un poliziotto avrei fatto di tutto per scoprire la verità, sarei stato proprio come lui.

 

Hai già dei progetti per il futuro? Hai in programma nuove storie da regalarci?

Assolutamente. La seconda indagine di Guerrini è già in cantiere e, voglio anticiparvi, sarà costretto dalle nuove indagini a lasciare la bella Toscana per il freddo Galles. Tuttavia, vorrei cimentarmi con la stesura di un romanzo di fantascienza che, come ho detto, è una mia grande passione. Ho già qualche idea e chissà che non riesca a buttarle nero su bianco.

Ne approfitto per ringraziarvi della disponibilità, di aver letto e recensito “Nel freddo dell’estate”.

Francesco Frosini 

 

 

Fracensco Frosini


è nato a Viareggio nel 1992. Dopo il liceo classico, si è laureato in archeologia all’Università di Pisa, specializzandosi poi con un Master in tecnologie per i Beni Culturali a Firenze. Lavora a Prato in un’azienda che si occupa, in particolare, di allestimenti multimediali nei musei, sviluppo web e digitalizzazione. Scrive di sport e cultura per la rivista MyWhere.

 

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