Recensione di Katia Montanari
Autore: G. J. Minett
Traduzione: Emanuela Alfieri
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Thriller
Pagine: 292 (ebook)
Data di pubblicazione: Gennaio 2019
Sinossi. Owen hall si ferma a una stazione di servizio e la ragazza che è in macchina con lui si avvia verso i bagni delle donne. Non farà mai ritorno. Nessuna telecamera l’ha ripresa e Owen è l’unico ad averla vista in quel luogo. La reazione disperata del ragazzo spinge i presenti, allibiti, a chiamare la polizia. Le autorità non aspettavano altro per rimetterlo sotto torchio. Owen infatti è tra gli indiziati di un delitto che ha sconvolto la provincia: l’omicidio di un uomo avvenuto poco tempo prima, il cui cadavere è stato trovato in aperta campagna nella sua auto. Owen è sempre stato considerato da tutti un “diverso”. È grande e grosso, e ha la tendenza a balbettare e parlare da solo. È lui il colpevole? O qualcuno sta cercando di incastrarlo? Nessuna tra le persone vicine alla vittima sfugge ai sospetti. Forse intorno a questo omicidio niente è come sembra.
Recensione
Un esordio davvero interessante quello di G. J. Minett che arriva in Italia con questo thriller psicologico dal titolo “Nel silenzio della notte”. L’inizio è veramente spiazzante e il lettore tramite rapidi flash inizia a conoscere i vari personaggi che per status sociale e tipologia di vita appaiono distanti anni luce l’uno dall’ altro.
Dopo un primo momento di smarrimento l’autore vi prende per mano e vi accompagna all’interno di una trama originale e ben strutturata. La psicologia dei personaggi è molto accurata e ben delineata.
Ammirevole il tentativo, a mio avviso ben riuscito, in quanto appare tutto abbastanza verosimile, di descrivere i pensieri e i ragionamenti di Owen, personaggio affetto da un disturbo psicologico.
Nella trama emerge quanto l’ambiente e le persone che ci circondano influiscano sui nostri pensieri e sulle nostre decisioni e ancora di più se il condizionamento avviene su una mente fragile e vulnerabile.
Questo fenomeno è particolarmente evidente proprio nell’ evoluzione del personaggio di Owen sia in positivo che in negativo. Non sono tanto gli handicap mentali e fisici il reale pericolo per la società ma la cattiveria umana, quella pura, nata dalla mancanza di empatia e bontà che come un tarlo si diffonde in modo subdolo infettando tutto ciò che tocca.
Gli eroi di questo racconto sono i sentimenti buoni che alcuni dei personaggi riescono a far emergere nonostante tutto e tutti. Momenti di ragionamento e confronto tra i protagonisti si alternano ad attimi di suspense e inquietudine e conducono il lettore a un finale dal forte impatto emotivo e che fa molto riflettere.
G. J. Minett
G. J. Minett ha insegnato per diversi anni nel Gloucestershire e nel West Sussex, dopo essersi laureato in Lingue al Churchill College a Cambridge. Nel 2008 ha conseguito un Master in Scrittura Creativa all’Università di Chichester. Sempre nello stesso anno ha vinto il concorso Segora per racconti brevi e, nel 2010, il Chapter One. Arriva per la prima volta in Italia con “Nel silenzio della notte”. Vive nel West Sussex con moglie e figli.