Recensione di Leonardo Di Lascia
Autore: Armando D’Amaro
Editore: Frilli
Collana: Tascabili. Noir
Anno edizione: 2017
Formato: Tascabile
Pagine: 180 p.
Genova, 14 maggio 1938: Mussolini sbarca dalla corazzata Cavour, insieme ai più fedeli gerarchi, per una visita ufficiale di quattro giorni. L’accoglienza platealmente entusiasta dimostrerebbe che il fascismo è al culmine della sua popolarità, ma qualcuno trama nell’ombra. Il commissario Boccadoro ha ricevuto una “soffiata” da un condannato per omicidio e, mentre il Duce, via via, parla in piazza della Vittoria, visita opere pubbliche, stabilimenti industriali e Riviera di Levante, Boccadoro deve condurre una caccia serrata agli organizzatori del complotto, mentre la minaccia assume sempre più spessore, fino a diventare tangibile.
L’autore riesce a trasmetterci – mescolando personaggi reali e di invenzione che agiscono in una Dominante perfettamente “ricostruita” – mentalità, atmosfere e costumi di una società dove l’ideologia del regime impera. Un romanzo insieme credibile e godibile su potere, uomini, donne e bambini in un mondo alla vigilia del disastro.
D’Amaro con “Nero dominante” ci porta indietro nel tempo e ci racconta una vicenda misteriosa nella quale il commissario protagonista tenta di far luce su un’ipotesi di complotto ai danni di Mussolini e su un possibile attentato.
Durante la lettura risulta evidente il lavoro di ricerca che l’autore ha condotto sul periodo storico che ha deciso di affrontare nel suo libro.
D’Amaro ci porta in un viaggio dentro il fascismo radicato: scopriamo così il modo di pensare delle persone e il clima che si respirava all’epoca.
Un romanzo per chi ama le strategie e le lotte di potere, ma anche per chi vuole tuffarsi in atmosfere lontane.
Armando d’Amaro
nato a Genova nel 1956, vive a Calice Ligure. Dopo studi classici e laurea in giurisprudenza ha praticato attività forense ed accademica, abbandonate per dedicarsi alla scrittura noir ed alla critica d’arte moderna. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Delitto ai Parchi (2007), La Controbanda (2007; 2016 in Italia Noir per Repubblica l’Espresso), La farfalla dalle ali rosse (2008), Liberaci dal male (2010, insieme al criminologo Marco Lagazzi), Il testamento della Signora Gaetani (2014), La mesata (2016) ed ha curato le antologie Incantevoli stronze (2008) e Donne, storie al femminile (2009); altri racconti sono usciti in raccolte per altri editori o su riviste; il suo monologo Atlassib è rappresentato con successo a teatro; numerosi i testi scritti per artisti, tradotti anche in inglese e russo.