Recensione di Olga Gnecchi
Autore: Tim Curran
Editore: Dunwich Edizioni
Traduttore: Marco Garofalo
Pagine: 211
Genere: Horror
Anno: 2017
Duecento anni fa, il villaggio di Clavitt Fields fu raso al suolo. Si sperò che i suoi abitanti fossero periti nel fuoco. Ma non morirono. Andarono sottoterra… Per generazioni, hanno vissuto e si sono riprodotti nell’oscurità, adattandosi a un’esistenza sotterranea. Ora stanno tornando in superficie e ciò che sono diventati è un orrore al di là di ogni comprensione, un incubo strisciante di malvagità e violenza votato alla distruzione. La notte è viva… e appartiene a loro.
“«Quando ero un ragazzo, alla luce del sole, qualche volta siamo venuti qui. Forse per prendere una pietra come prova di esserci stati. Qualcosa del genere. Questo posto è sempre stato brutto… la gente sentiva cose qui, vedeva cose. Cose che non avrebbe voluto vedere.»
«Fantasmi?»
«No… non fantasmi. Non esattamente.»”
Dopo Cannibal Corpse, M/C, Tim Curran torna in Italia con Nightcrawlers grazie alla Dunwich Edizioni.
Con un horror degno di tale nome, Curran narra degli abomini sepolti a Clavitt Fields, “una piccola città e i suoi orrendi segreti. Nessuno avrebbe mai potuto conoscere, mai potuto sospettare il genere di cose che strisciavano sotto la superficie. E la maggior parte delle città aveva dei segreti, […] oscure e terribili verità sepolte in modo che i cittadini potessero dormire la notte”.
L’autore trascina nel bel mezzo dell’azione sin dalle prime pagine, merito della straordinaria capacità di esporre i fatti con una incredibile dovizia di particolari. Induce il lettore a partecipare alla vicenda, sembra di essere catapultati dentro la storia, per ritrovarsi tra la nebbia; si respira un’atmosfera lovecraftiana e risulta arduo staccarsi dalla lettura.
Ogni singola parola, il ritmo incalzante induce ad andare avanti, a desiderare di conoscere le antiche storie che raccontano di mostri e riti pagani e città maledette, per scoprire quale verità si nasconda sotto la superficie. E Curran stupisce, perché quando sembra ormai di conoscerla, ci si rende conto che la verità va ben oltre l’immaginabile. Si prosegue in un crescendo di terrore, un incubo senza fine, obbligati nella morsa delle strette pareti di gallerie sotterranee, spiati da occhi luminosi di misteriosi esseri e molto, molto altro.
Il finale potrebbe risultare quasi teatrale, ma senz’altro si tratta di un claustrofobico horror da non perdere assolutamente, per gli amanti del genere e per chi desidera emozioni forti.
Tim Curran
vive nel Michigan ed è l’autore di numerosi romanzi e novelle dell’orrore. Lo trovate all’indirizzo www.corpseking.com