Recensione di Giorgia Usai
Autore: Valentina D’Urbano
Editore: Longanesi
Pagine: 377
Genere: Narrativa
Anno Pubblicazione: 2016
Giugno 1994.
Roma sta per affrontare un’altra estate di turisti e afa quando ad Angelica viene offerta una via di fuga: la grande villa in campagna di suo nonno, a Borgo Gallico.
Lì potrà riposarsi dagli studi di giurisprudenza.
E potrà continuare a nascondersi.
Perché a soli vent’anni Angelica è segnata dalla vita non soltanto nell’animo ma anche su tutto il corpo.
Dopo l’incidente d’auto in cui sua madre è morta, Angelica infatti, pur essendo bellissima, è coperta da cicatrici.
Per questo indossa sempre abiti lunghi e un cappello a tesa larga.
Ma nessuno può nascondersi per sempre.
A scoprirla sarà Tommaso, un ragazzo di Borgo Gallico che la incrocia per caso e che non riesce più a dimenticarla.
Anche se non la può vedere bene, perché Tommaso ha una malattia degenerativa agli occhi e sono sempre più i giorni neri dei momenti di luce.
Ma non importa, perché Tommaso ha una Polaroid, con cui può immortalare anche le cose che sul momento non vede, così da poterle riguardare quando recupera la vista.
In quelle foto, Angelica è bellissima, senza cicatrici, e Tommaso se ne innamora.
E con il suo amore e la sua allegria la coinvolge, nonostante le ritrosie.
Ma proprio quando sembra che sia possibile non aspettare la notte, la notte li travolge…
Leggere la trama vi preparerà ad una storia dolorosa, ma non alla tempesta di emozioni che suscita questo libro.
Pagina dopo pagina Angelica e Tommaso vi entreranno nel cuore e non riuscirete a rimanere impassibili di fronte al loro amore.
Sono tante le frasi che ho sottolineato e i momenti in cui ho dovuto fermare la lettura per la commozione.
Avrei voluto poter abbracciare Angelica, rassicurarla, essere io a pronunciare le parole di Giulia, un personaggio meraviglioso che lei incontrerà nella villa del nonno, la donna che tutte dovremmo essere.
“Tu non sei le tue cicatrici”
E che dire di Tommaso? Impossibile non innamorarsi di lui, della sua malattia e della sua Polaroid.
Grazie a lui Angelica conoscerà l’amore, quello puro e vero, quello che supera ogni difficoltà.
Tommaso la vede come una ragazza bellissima, e non solo a causa della sua retinopatia degenerativa.
È capace di andare oltre l’apparenza, di trattarla in modo normale.
Però proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, una parola sbagliata manda in mille pezzi il mondo di Angelica e distrugge il suo rapporto con Tommaso.
Ma quando due persone sono legate da un sentimento profondo possono realmente allontanarsi?
“Non aspettare la notte” è uno dei libri più belli che ho letto quest’anno.
Valentina D’Urbano si riconferma abilissima nel dar vita a storie toccanti, profonde e che riguardano temi difficili.
È capace di stregare il lettore e di creare personaggi che diventano parte di noi.
Valentina D’Urbano
Valentina D’Urbano è una scrittrice e illustratrice per l’infanzia. Si è diplomata allo IED in illustrazione e animazione multimediale. Nel 2010 vince la prima edizione del torneo letterario IoScrittore organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Longanesi ha pubblicato i suoi romanzi: Il rumore dei tuoi passi, nel 2012; Acquanera nel 2013; Quella vita che ci manca, nel 2014 (con cui vince il premio Rapallo Carige nel 2015), Non aspettare la notte nel 2016. Con Tea ha pubblicato Alfredo. Vive e lavora a Roma.
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