Non devi dirlo a nessuno




Recensione di Loredana Cilento

Autore: Riccardo Gazzaniga

Editore: Stile Libero Einaudi

Pagine: 246

Genere: thriller

Anno di pubblicazione: 2016

 

 

 

 

 

Siamo nell’estate del 1989, la radio trasmette Viva la mamma di Bennato, ma anche Like a prayer di Madonna; le ragazze indossano vistosi orecchini e voluminose spalline sotto coloratissime T-shirt, i ragazzi invece sono presi dai video giochi e dal Commodor 64.

I due fratelli Ferrari, Luca e Giorgio, trascorrano l’estate a Lamon, un piccolo comune tra Belluno e Trento, ma quell’estate qualcosa cambierà nella loro giovane vita e in quella degli amici.
La vita dei ragazzi, soprattutto in estate è all’insegna del gioco e del divertimento, il calcio è la loro passione, poi le prime pulsioni erotiche alla scoperta del proprio corpo, tra timori e curiosità.

E infine i primi amori, quelli che ti fanno battere il cuore senza sosta, quelli che basta uno sguardo per farti sudare e dire sciocchezze, quelli che restano dentro anche quando si è adulti.

Luca e Giorgio decidono di andare a cercare nel bosco un tasso, incuranti e senza paura attraversano la vegetazione all’imbrunire, ma tra i fitti rami degli alberi si accorgono di una presenza, due occhi che li spiano.

I ragazzi scappano e fanno ritorno a casa. Come spiegare quella presenza e soprattutto chi segue Luca con una macchina scura?
Un crescendo di avvenimenti che porteranno ad un colpo di scena inaspettato.

“Non devi dirlo a nessuno” è il secondo romanzo di Riccardo Cazzaniga, preceduto da A viso aperto.
L’autore ci offre un romanzo in cui elementi come paura, innocenza, crescita e amicizia, sono in perfetta simbiosi.
Ma in questo racconto emergono tanti spunti di riflessione: non sempre ciò che vediamo è reale, e arrivati ad un certo punto, non c’è più spazio per la paura, se vuoi salvarti devi farti coraggio, devi “cavartela da solo”.
E Luca lo farà…

“– Sai qual è stata la cosa più grande che hai fatto?
Lui fece di no con la testa.
– Quando hai preso in braccio tuo fratello che non si voleva muovere più. Voglio dire che tu… tu non lo hai lasciato lì. Piuttosto, saresti rimasto con lui fino alla fine.
– Non c’era mica scelta.
– Invece sì, c’era. C’è sempre una scelta. Il problema è fare quella giusta.”

Devo dire che gli ultimi capitoli hanno dato uno sprint finale davvero molto emozionate, con un ritmo molto veloce.
Notevole l’ambientazione: Lamon, come dicevo, è un piccolo comune immerso in due vallate nel bellunese, quindi immaginiamo i colori delle vegetazioni dei prati e dei campi, Lamon è il paese dei fagioli.

La prosa è scorrevole, il linguaggio è colloquiale, i dialoghi sono quelli tipici degli adolescenti, a tratti dialettali.
Posso dire che questo romanzo thriller è soprattutto un romanzo di crescita interiore…
Di solito non cito i ringraziamenti degli autori, ma questa volta ci tengo particolarmente, perché in questo libro ci sono le estati dell’autore, c’è sua nonna, ci sono i suoi amici, c’è Giorgio, il fratello, c’è Lamon:
“Se è vero che la casa è dove c’è il cuore, Lamon è la mia casa.”

 

 

Riccardo Gazzaniga


( Genova, 1976) è sovrintendente della Polizia di Stato a Bolzaneto, ha pubblicato A viso coperto (Einaudi Stile Libero 2013, Premio Calvino) ed è fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi 2015).”

 

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