Non tutto si dimentica




Recensione di Ilaria Madau

Autore: Wendy Walker

Editore: Editrice Nord

Pagine: 359

Genere: Thriller psicologico

Anno Pubblicazione: 2016

 

 

 

 

 

 

Inizio questa recensione consigliando vivamente la lettura del romanzo “Non tutto si dimentica” in quanto è completo in tutto, non difetta sotto alcun aspetto: la storia è interessante, la narrazione è coinvolgente e il linguaggio è ipnotico. Lo dico perché in molti passaggi mi sono fermata a rileggere due, ma anche tre volte, un paragrafo o una singola frase tanto erano spaventosamente veri, tanto li sentivo vicini, dentro me.
A colpirmi più di tutto, a parte il finale che vi dico subito è stato s p i a z z a n t e e mai e poi mai sarei arrivata ad ipotizzare un epilogo simile, sono state le descrizioni di Alan, il narratore psicologo.
Tutta la vicenda viene infatti raccontata da un grande esperto della mente umana che ci regala le sue interpretazioni sul perché le persone si comportano in un certo modo, cosa davvero sentono in determinati casi, eccetera. C’è molta psicologia umana ed anche persuasione mentale nel romanzo e questo mi ha affascinato.

Ma veniamo ora alla storia.

Ci sono cose, eventi e situazioni che possono cambiare irremediabilmente le persone e la loro esistenza e Jenny lo sa bene.
A 16 anni viene segnata a vita, nel senso fisico della parola: subisce uno stupro, uno stupro violento, animalesco, e le viene fatta un’incisione sulla schiena con un legnetto.

Seppure Tom Kramer, il padre, non sembra esser d’accordo, Charlotte, la madre, decide subito di sottoporla ad una terapia farmacologica che sembra essere in grado di cancellare la memoria; i medici assicurano ai signori Kramer che la figlia non ricorderà niente della violenza subita, ma non fanno i conti con i demoni che lasciano andare liberi nel corpo e nella mente di Jenny.

È così che si sente la giovane dopo la convalescenza: in balia di fantasmi che la rendono irrequieta.
Jenny sa che cosa le è successo, ma non ha ricordi vividi dell’aggressione.
Jenny è preda di angosce, tormenti e paure, ma non sa perché, non sa per cosa; sente di ospitare qualcosa di tenebroso a cui non riesce a dare un nome, un volto, una spiegazione…e ciò la sfinisce. Per questo tenta il suicidio e per questo conosce Alan.

Lo psicologo entra in gioco quando i Kramer si rendono conto che la terapia farmacologica si è rivelata fallimentare e dopo un primo colloquio di gruppo decidono di sottoporsi anche loro a delle sedute individuali.
Entrambi i coniugi hanno bisogno di capire come affrontare quel che è successo a Jenny e far pace con altre parti di loro stessi che tengono nascoste…

Nel frattempo che Alan riceve Jenny e l’aiuta a recuperare la memoria attraverso la stimolazione dei cinque sensi, primo su tutti l’olfatto, la polizia continua ad indagare sul caso.

È soprattutto Tom a stare addosso agli agenti affinché facciano il loro lavoro e trovino il colpevole.
L’agente Parson seguirà quindi varie piste e quando una sembrerà coinvolgere ed interessare una persona molto cara allo psicologo, porterà un cambiamento nelle sedute di Alan con i Kramer.

Sarà lui ad influenzarli tutti su determinati aspetti, pensando più al proprio bene che a quello dei suoi pazienti…ma niente andrà come ipotizzato, così come non tutto verrà dimenticato…

 

 

 

Wendy Walker


è stata prima analista finanziaria, poi ha studiato per diventare avvocato esperto in diritto di famiglia per poi dedicarsi completamente alla scrittura. Ha iniziato a scrivere infatti mentre cresceva i suoi tre figli e dato il successo riscontrato, si può dire che abbia trovato la sua strada

 

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