Ombre a Venezia




Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Raffaele Olivieri

Editore: Edizioni della Vigna

Genere: Gotico

Pagine: 248

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Venezia, 1894. Marcello, all’oziosa ricerca di un piccione caduto in un canale, si ritrova invitato a una festa in maschera organizzata per il Carnevale. È solo l’inizio delle avventure che lo porteranno a imbattersi nella riproduzione di un quadro incompiuto, il cui autore è morto decenni prima. Marcello prova l’irrefrenabile impulso di completare il dipinto, ma prima deve trovare l’originale. Inizia così al fianco di Sveva, nobildonna veneziana di cui si innamora, una caccia, un’ossessionante ricerca nella Venezia decadente di fine Ottocento, tra calli e salizade, caffè e bacari. Tra personaggi comuni o misteriosi: qual è il ruolo dell’enigmatica Fosca? Chi è il tenebroso inseguitore che si nasconde nelle ombre d’un portone? E come spiegare la strana frase pronunciata da una medium durante una seduta spiritica? Ombre a Venezia è in definitiva una storia di spettri e d’amore, in cui la vera protagonista è un’affascinante città dipinta magistralmente dall’autore.

 

Recensione

Con una città come Venezia si fa subito ad entrare nella trama gotica, se si aggiunge la fine dell’800 con la moda delle sedute spiritiche si ha un quadro completo sull’aspetto decisamente interessante che pervade l’intero romanzo dall’inizio alla fine.

Lo spiritismo aveva preso ormai piede da qualche anno e si diffondeva a macchia d’olio ovunque, era una pratica che coinvolgeva persone di qualsiasi ceto sociale che volevano parlare con i defunti, ma non si sa mai cosa possano dire quelli che rimangono tra la vita e la morte.

Come succede a Marcello, protagonista del romanzo, al quale una medium rivela cose di un passato che non sembra possa essere il suo, ma la storia può sempre ripetersi! Marcello è un’artista la sua testa viaggia per creare ed è sottolineato dall’inseguimento ad un piccione grazie al quale si ritrovò invitato ad una festa in maschera nel palazzo dei Mocenigodove il lettore può vedere il lato erotico, ma anche deviato dai vizi che la Venezia dell’epoca può offrire.

Da lì c’è un concatenamento di eventi che porta Marcello a conoscere Sveva una nobile caduta in disgrazia e Fosca che lo conduce in una scuola di pittura di un maestro d’arte dove vedrà una fotografia di un dipinto che diventerà la sua ossessione!

Il genere gotico, non horror che è un suo derivato, è decisamente presente nel libro e avvolge il lettore tra le sue spire facendo palpitare il suo cuore e sconvolgendo il suo stato d’animo con fantasmi che lanciano frasi ambigue e strane reincarnazioni che sconfinano nel romanticismo.

Ci son tutti gli ingredienti che compongono una meravigliosa trama gotica, dall’atmosfera cupa che si crea tra la nebbia di una città come Venezia ad un amore smarrito nel tempo, dai conflitti dell’anima al soprannaturale che rimanda agli spiriti e allo spiritismo.

Tutto ben mescolato e ben proposto al lettore che si lascia trasportare dalle situazioni ottimamente descritte rimanendo quasi senza respiro nelle fasi più tormentate del romanzo. Tracce di mistery nel gotico si trovano nel segreto del quadro Fondamente Nove, nelle parole enigmatiche della donna della seduta spiritica e in Fosca.

E in una città caratterizzata dalle maschere il mistero cade proprio a puntino. Anche Sveva è un vero enigma, la donna che Marcello ama, ma che lo aveva ostacolato e imprigionato per un motivo ben preciso come spiegherà alla fine.

E proprio alla fine il lettore si emozionerà in modo visibile toccato nell’anima dai due protagonisti della storia, nonché dalla sapiente scrittura dell’autore, che dopo un fervente scambio di battute diventano ciò che dovevano essere…naturalmtene dovrete scoprirlo leggendo il libro! Buona lettura!

 



A cura di Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

 

Raffaele Olivieri


Raffaele Olivieri è nato a Cuneo, vive in Franciacorta e lavora a Brescia come psicoterapeuta. Ha pubblicato Il segno d’acqua (1982), Anna e il deserto (Zanetto 2002), Lorenzo e i fantasmi azzurri (Compagnia della Stampa 2003). Alcuni racconti sono apparsi in varie antologie. Come pianista e compositore jazz ha inciso i cd Improvvisamente la luna (TRJ 2009) e Passi leggeri (TRJ 2010).

 

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