Operazione Mercurio




Recensione d’autore

Carmine Mari


Autori: Antonio Aloni – Paolo Colonnello

Casa editrice: SEM

Genere: spy story/thriller

Anno di pubblicazione: 2018

Pagine: 376

 

 

 

 

 

 


La seconda guerra mondiale non smette mai di fornire spunti narrativi agli scrittori, un vero tesoro di idee per orchestrare una intrigante spy story. Scrittori del calibro di Ken Follett, Robert Harris, solo per citarne due – ma per certi versi, anche lo stesso Jo Nesbø – hanno attinto da quel sanguinoso e folle evento spunti per imbastire i loro romanzi.

In genere, trovo la Storia già di per sé un racconto bellissimo, ma quando la ritrovo in un libro come “Operazione Mercurio” direi che l’emozione diventa più coinvolgente.

 

Siamo nel 1941 a Creta, isola del Mediterraneo che al pari di Malta è considerata strategica per controllare le rotte navali, ponte naturale tra il Medio Oriente e l’Occidente. I nazisti ci hanno messo gli occhi sopra e sguinzagliano i loro agenti per preparare il terreno allo sbarco, previsto per la primavera di quell’anno.

Per lo spietato agente segreto di “Operazione Mercurio” però le vicende belliche si legano anche a una faccenda personale; il ritrovamento di un reperto archeologico, una tavoletta d’argilla risalente al tempo dei faraoni d’Egitto. L’antico reperto rivela l’esistenza di un favoloso tesoro celato all’interno del labirinto del Minotauro.

La caccia ha inizio, trascinandosi dietro una scia di sangue e di delitti, inganni e doppi giochi.

Ma la morte di un pescatore, padre di Afrodite, avvenente ricercatrice e archeologa, riapre una vecchia vicenda che affonda le proprie radici in quei tragici giorni del 1941.

Nello svolgimento dei fatti, c’è qualcosa che ricorda un po’ vagamente qualche soluzione narrativa letta nel Codice da Vinci di Dan Brown. Tuttavia, al di là di questa personale valutazione, il romanzo ha molto di originale, a partire dal contesto isolano – descritto in maniera suggestiva –, e poi la precisione storica e la caratterizzazione dei personaggi.

Simpatica e accattivante è la figura del commissario Markaris, ironico e goffo nel tentativo di conquistare la bella Afrodite, ma gran cacciatore di polpi e audace segugio di spie.

Al di là dell’intrigo e della trama, che si muove tra passato e presente, spingendo il lettore ad andare fino in fondo, quello che colpisce è la minuziosa ricerca documentale che si intravede in controluce: il riferimento al mito e alla storia antica. E per quanto riguarda la vicenda della resistenza cretese contro i nazisti, mi sembra che gli autori abbiano colto l’occasione per rimarcare una triste costante: così come è accaduto in Italia, le Resistenze vengono macchiate dall’azione dei germi individuali dell’egoismo e segnate dalle più atroci vendette; queste contaminazioni sono da considerare il prezzo da pagare per l’affermazione della libertà e della giustizia.

In conclusione “Operazione Mercurio” è un bel libro che vale la pena di leggere; c’è sempre da imparare dalla Storia.

 

 

Paolo Colonnello e Antonio Aloni


Paolo Colonnello (Milano, 1960) è giornalista, responsabile della redazione milanese de La Stampa. Questo è il suo primo romanzo.

Antonio Aloni (Milano, 1947-2016) è stato un importante classicista e traduttore. Professore di Letteratura greca all’Università degli Studi di Torino, ha scritto diversi studi sulla cultura ellenica.