Recensione di Cristina Bruno
Autore: Paola Maria Liotta
Editore: Il Seme Bianco
Genere: giallo
Pagine: 167
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Il Piano Concerto Schumann e il dono di una spinetta precipitano la pianista Fiamma Fogliani in una spirale di emozioni e intrighi. La quiete prenderà corpo dentro e fuori di sé, inducendola a riscoprire nell’amore per la musica la sua ragione di vita e la sola possibilità di affrontare la violenza e il male.
Recensione
L’opera di Schumann, a cui si ispira il titolo del romanzo, è una particolare composizione che prevede l’esibirsi congiunto di pianista e orchestra. Il musicista la studiò appositamente per la moglie Clara, virtuosa del piano, che la eseguì personalmente in svariate celebri occasioni.
Il libro è ambientato ai giorni nostri e vede come personaggio principale la giovane e talentuosa pianista Fiamma Fogliani che, tra un allegro e un andantino, si trova all’improvviso coinvolta in un intrigo internazionale.
Tutto inizia a Londra dove l’artista si trova per le prove generali di unconcerto per beneficenza che verte proprio sul lavoro di Schumann.
Paulette, la sua padrona di casa, nonché amica, le dona una splendida antica spinetta che potrebbe risalire addirittura alla scuola di Cristofori. Per conoscere la storia del prezioso strumento, la giovane chiede all’amica di presentarle chi l’ha aiutata a reperirlo. L’antiquario preferisce non svelare i suoi agganci, tuttavia di fronte all’incursione di misteriosi ladri nell’appartamento di Paulette, l’uomo decide di rivelare la provenienza dello strumento che conduce a un famoso personaggio di uno stato straniero in visita in quei giorni a Londra.
Quali sono le cospirazioni politiche oscure e come si intrecciano con il concerto di Schumann?
La trama gialla in verità occupa solo una parte della narrazione. L’altro tema fondamentale che la percorre dall’inizio alla fine è infatti l’amore. Amore con mille sfaccettature che si esprime innanzitutto sotto forma di passione per la musica e in seconda battuta come ricerca dell’anima gemella.
Fiamma, benché votata al pianoforte, è giunta in una fase dell’esistenza in cui sente il bisogno di un compagno e si trova a dover scegliere tra svariati pretendenti: il brillante chirurgo Sergio, l’agente segreto Adam e il direttore d’orchestra Albert. Corteggiata da tutti dovrà decidere a chi affidare il proprio cuore.
Il racconto, l’ambientazione e il fraseggiare riportano alla mente un tipo di narrativa dal sapore vagamente ottocentesco. Nobiltà e alta borghesia con le loro dimore sfarzose e gli arredi ricercati,musica classica come sottofondo, una donna affascinante ambita da molti, intrecci amorosi e una spy story soft conducono il lettore in una storia dall’andamento delicato e dai toni soffusi.
Da segnalare come interessanti le brevi digressioni storiche riguardanti il padovano Bartolomeo Cristofori e la sua magnifica arte costruttiva. Uno dei suoi tre fortepiani rimasti, quello appartenuto a Benedetto Marcello, si può ancora ammirare al Museo degli Strumenti Musicali di Roma.
A cura di Cristina Bruno
Paola Maria Liotta
docente di materie letterarie e latino, cura presentazioni di libri ed eventi letterari nella sua città. Ha pubblicato quattro sillogi poetiche, ottenendo premi e riconoscimenti. Ènata a Noto e lavora e risiede ad Avola. Al 2013 risale la pubblicazione del suo primo romanzo, Ed era colma di felicità.
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