Porcellana




Recensione di Cristina Bruno


Autore: Maria Enea

Editore: 0111 Edizioni

Genere: Mystery-romance-storico

Pagine: 230

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. All’inizio del Settecento, la porcellana cinese è ambita da nobili e famiglie regnanti. Ma la sua formula è protetta dal segreto di stato da parte della Cina e vani sono tutti i tentativi per riprodurla. Un alchimista tedesco, Bottger, viene arrestato a Dresda e condotto al palazzo reale dal re di Sassonia, convinto che egli possa scoprirne la formula. Nel suo lavoro viene supportato dall’amico, il fisico Von Tschirnhaus. Tuttavia la ricerca rimane infruttuosa finché per caso i due non s’imbattono nella vicenda di una misteriosa donna alchimista, Osmolinda, vissuta un secolo prima.

 

Recensione

Augusto II di Sassonia vuole dare prestigio al proprio regno fabbricando un oggetto prezioso: la porcellana. Il segreto della sua fabbricazione è gelosamente custodito dai Cinesi e il sovrano vuole che il suo Stato sia il primo in Europa a produrlo.

E così incarica il chimico alchimista Bottger di realizzarla. Tra uno sfortunato tentativo e l’altro, assieme al fisico von Tschirnhaus, Bottger cercherà di portare a termine il suo compito grazie anche all’aiuto di una misteriosa presenza: Osmolinda una donna alchimista dall’intelletto acuto e la breve vita travagliata vissuta nel secolo precedente.

Il libro racconta in parallelo due vicende: la prima è la storia romanzata delle ricerche di Bottger e von Tschirnhaus che agli inizi del ‘700 scoprirono la formula per realizzare la porcellana e diedero inizio alla produzione delle famose porcellane di Meissen. L’altra invece, di pura fantasia, riguarda la vita di Osmolinda, una giovane e sfortunata alchimista che un secolo prima aveva avuto l’intuizione giusta per creare il prezioso materiale, grazie all’uso di un particolare e fondamentaleingrediente.

Abbiamo così un romanzo storico che si intreccia con l’invenzione, arricchito da un tocco di mistero e soprattutto da un romance che narra la triste e travagliata storia d’amore della giovane alchimista.

I due protagonisti, Bottger e Osmolinda, sono tra loro agli antipodi come carattere e stile di vita. Una cosa però li accomuna: la passione per l’alchimia, per la trasformazione della materia. Non si tratta solo della ricerca della mitica Pietra Filosofale, ma di una totale immersione nei segreti del Cosmo per svelare e riprodurre il mistero della genesi. L’alchimia, progenitrice della moderna chimica, manipolava gli elementi alla ricerca di segreti composti che potevano curare, uccidere, dare ricchezza. Racchiudeva però al suo interno una vera e propria filosofia, nota solo agli adepti, che tracciava sentieri di conoscenza che univano cielo e terra. La sua simbologia aveva origini remote, databili ai primi secoli dell’era cristiana anche se i suoi seguaci la facevano risalire al mitico Ermete Trismegisto, identificato con il dio egiziano Thoth.

Il libro si legge facilmente tra Storia e invenzione, alla ricerca del misterioso ingrediente che permetta di ottenere il tanto ambito manufatto. Grazie a Bottger, l’Oriente perde il suo primato nella produzione della porcellana e in breve tutta l’Europa avrà fabbriche proprie di delicati e preziosi oggetti in grado di far concorrenza a Cina, Corea e Giappone.

A chi volesse approfondire le tematiche dell’alchimia, il loro significato e la collocazione storica e filosofica sono assolutamente da consigliare i saggi della storica Frances Amelia Yates, in particolare l’Arte della memoria e Giordano Bruno e la tradizione ermetica.

 

A cura di Cristina Bruno

https://www.cristinabruno.it/

 

 

Maria Enea


docente liceale di italiano e latino adora l’arte, i viaggi e la Natura. Ama molto la lettura e la scrittura e ha pubblicato con la casa editrice Antipodes una silloge poetica dal titolo “Sale e cioccolato”.

 

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