Predatori di montagna




Recensione di Dario Brunetti


Autore: Renzo Lambertini

Editore: Vertigo

Pagine: 225

Genere : Giallo

Anno di pubblicazione: 2017

 

 

 
 
 
 
 
 
 

Domenico Grandi è un gallerista bolognese di cinquant’anni con molte qualità, ha una conoscenza fuori dal comune nel campo dell’arte, una particolare inclinazione per la pesca sportiva ed è inoltre dotato di una mente sopraffina che viene messa alla prova.

Il romanzo è ambientato tra Bologna, Grizzana Morandi e la zona dell’Appennino tosco-emiliano, il protagonista è Domenico Grandi, un improvvisato investigatore che deve far luce su un fitto mistero: qualcosa si nasconde nel cosiddetto ”bosco Spento”, zona ricoperta da foreste di castagni e pini neri dove vengono trovati i resti di un labrador assalito dai poderosi artigli di un predatore.
Tutto inizia con questo delitto per proseguire con un’altra macabra scoperta, ossia il ritrovamento del corpo di Lucrezia Fontaine che era in compagnia dell’amica Giulia ospite nella sua casa vicino ai boschi. Per fortuna Giulia si salva, anche se piomba in uno stato di shock totale, mentre Lucrezia rimane vittima del predatore che si comporta come un puma in libertà.
Ma cosa c’è dietro a questi due orrendi delitti?

Si nasconde forse un piano diabolico ben architettato? Toccherà a Domenico Grandi indagare su questi inquietanti misteri.

Lo scrittore Renzo Lambertini con uno stile autentico e raffinato elabora una trama astuta e geniale, riportandoci al giallo classico, mettendo il lettore alla prova con quella che il celebre Sherlock Holmes chiamava ”la scienza della deduzione”; il romanzo è curato nei particolari ed è evidente che l’autore abbia prestato particolare attenzione ad ogni dettaglio, attraverso un’adeguata opera di ricerca.

Il romanzo inoltre è ricco di personaggi che ruotano attorno al protagonista e che danno vita ad un romanzo davvero intrigante. Tra questi ci sono Giulia, l’amica di cui Domenico è perdutamente innamorato, il suo socio Francesco e la moglie Rosalba, l’industriale veneto Achille che è l’ex di Giulia, Lucrezia, e tanti altri.

La bravura dell’autore si nota poi anche nella sua capacità di collegare fatti completamente diversi, come il collezionismo di quadri di pittori famosi e il terrore che semina un puma nei boschi.

Per gli amanti del giallo, un romanzo tutto da gustare comodamente in poltrona, merito di uno scrittore che vale la pena scoprire e ritrovare al più presto.

 
 
 

Renzo Lambertini


(Bologna 1950) è un professore universitario di Giurisprudenza. La lettera – tura, il collezionismo artistico e la pesca sportiva figurano tra gli interessi e gli hobby che l’autore ha da sempre coltivato con passione, e dei quali è evidente la traccia nei suoi scritti di narrativa. In tale campo ha esordito con un libro giallo, I pesci sono muti, edito nel 2013, di cui questo, con lo stesso protagonista, costituisce una sorta di sequel, mentre, più di recente, i racconti Mai autostop a ferragosto e Una sola traccia di veleno sono stati selezionati per l’Antologia Criminale 2015 e 2016 di Garfagnana in Giallo.