Recensione di Giuliana Pollastro
Autore: Seba Pezzani
Editore: Perrone
Genere: narrativa
Pagine: 228
Anno di pubblicazione:2017
“Non potendo vantare un ricco passato, l’americano medio si accontenta di fare incetta di superlativi assoluti in altri campi”
Se il vostro scopo è conoscere e capire gli Stati Uniti d’America, e più in particolare gli americani, i loro comportamenti, usi e costumi, questo è uno dei libri che in assoluto deve entrare a far parte della vostra lista.
Un viaggio in cui si intrecciano descrizioni geografiche, letterarie e musicali, in cui Seba racconta la cultura popolare americana, una cultura “giovane” rispetto a quella europea, quindi per noi difficile da comprendere.
Siamo nel Sud dell’America, di cui vengono descritti paesaggi, boschi, foreste e città, dove l’autore incontra artisti, letterati, musicisti, e ciò fa emergere quanto l’America, e il sud in particolare, sia una terra dura e poco accogliente, ma nonostante questo capace di far convivere due culture tra loro molto distanti: quella di bianchi e dei neri. Solo in uno scenario del genere si sarebbe potuto avere, grazie a questa serie di combinazioni, un patrimonio letterario e musicale così florido.
Ne emerge un itinerario in grado di avvincere il lettore interessato alle sfumature di un mondo a tratti incomprensibile.
È un libro pieno di spunti letterali, vengono citati numerosi scrittori da Jeffery Deaver a William Faulkner ad Harper Lee, ma è attraverso i musicisti e il blues, di cui il Sud è la patria, che si carpisce a pieno l’essenza di questi luoghi a noi sconosciuti.
Ci si innamora di una musica legata alle radici nere schiaviste di una certa parte degli Stati Uniti. Quella musica che è una parte rilevante dell’orizzonte degli Stati Uniti, un’arte autoctona nata e cresciuta in quelle terre che ha influenzato e influenza tutt’oggi il mondo la musica mondiale.
Seba Pezzani
Seba Pezzani nato a Fidenza, laureato alla facoltà di Scienze Politiche presso l’Università di Bologna, è ormai attivo da quasi trent’anni come cantante e chitarrista, nonché autore. Da sempre appassionato di letteratura anglo-americana, affianca alla carriera di musicista quella di traduttore ed interprete free-lance di inglese. Dalla fine del 2003 ha collaborato con Il Giornale, per conto del quale, oltre a scrivere articoli e a condurre interviste, ha curato quattro rassegne di racconti (tra cui, “I Racconti Noir Americani”, “Oltre il Muro” e “Le Voci dell’Anima”) e dal 2008 collabora con l’Unità. Fra gli artisti al cui fianco ha operato figurano Joe R. Lansdale, Jeffery Deaver, Henry Winkler, Anne Perry, Tom Franklin, John Harvey, Ruth Rendell, Lawrence Block.
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