Recensione di Giorgia Usai
Autori: Chiara Gamberale
Editore: Longanesi
Genere: narrativa
Pagine: 192 p.
Anno di pubblicazione: 2017
“…E le prese, all’improvviso, una grande nostalgia di Niente…”
La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma quando, per la prima volta, un vero dolore la sorprende, la Principessa si ritrova «un buco al posto del cuore».
Com’è possibile che proprio lei, abituata a emozioni tanto forti, improvvisamente non ne provi più nessuna?
Smarrita, Qualcosa di Troppo prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante». Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare», del silenzio, perfino della noia: tutto quello da cui è abituata a fuggire. Tanto che, presto, Qualcosa di Troppo si ribella. E si tuffa in Smorfialibro, il nuovo modo di comunicare per cui tutti nel regno sembrano essere impazziti, s’innamora di un Principe sempre allegro, di un Conte sempre triste, di un Duca sempre indignato e, pur di non fermarsi e di non sentire l’insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita, vive tante, troppe avventure… Fino ad arrivare in un misterioso luogo color pistacchio e capire perché «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura».
Che la si ami o meno, è innegabile che Chiara Gamberale abbia una scrittura che arriva dritta al cuore dei lettori. Semplici parole che sono esattamente quelle che useremo noi per descrivere ciò che viviamo. Anche stavolta l’autrice non si smentisce, regalandoci una favola molto attuale che parla di morte, dolore, amicizia e amore.
La storia della Principessa Qualcosa di Troppo, a mio parere, racchiude tra le sue pagine un insegnamento prezioso: non dobbiamo cercare di riempire costantemente i vuoti delle nostre vite. Inutili like sui social, relazioni tappabuchi e futili attività non serviranno a farci sentire meno soli.
“Qualcosa” ci invita a vivere la vita come viene, a venire a patti col Niente, quella sensazione di vuoto che tutti, prima o poi, proviamo. È un libro che dietro un genere letterario “ingenuo” come quello della favola, nasconde una profonda critica verso la società dei social (Smorfialibro è un mix tra Facebook e Instagram), dove abbiamo tanti amici, che in realtà sono puramente virtuali. È un invito a creare dei legami veri, che non si basino su alcun bisogno, che non si limitino a donarci la tranquillità, ma che, anzi, ci facciano sentire maledettamente vivi.
“Tutti gli esserucci umani lo cercano, è vero, ma quasi sempre per il motivo sbagliato. Cercano l’amore per non rimanere soli. Per farsi riempire lo spazio vuoto. E soprattutto perché non accettano che è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura”.
Una lettura che si finisce in un battibaleno, complice anche la presenza delle meravigliose illustrazioni di Tuono Pettinato, che donano colore e trasmettono la stessa vivacità che è racchiusa nella favola scritta da Chiara Gamberale.
Chiara Gamberale
Chiara Gamberale. (Roma, 27 aprile 1977) è una scrittrice, conduttrice radiofonica e conduttrice televisiva italiana.
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