Recensione di Simona Vallasciani
Autore: Paolo Pinna Parpaglia
Editore: Newton Compton
Genere: Giallo
Pagine: 393
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Quirico, Gabriele, Christian ed Enrico sono liceali spensierati. Il più strano tra loro, spesso bersaglio dei bulli della scuola, è Enrico. Ma l’amicizia tra i quattro è solida. E arriverà il momento in cui dovrà dare prova della sua forza… Dodici anni dopo, infatti, Quirico D’Escard, avvocato alle prime armi, riceve un telegramma dal carcere: Enrico, l’amico di una vita, è accusato dell’omicidio di un’alunna e lo ha nominato suo difensore. Il processo si prospetta lungo e difficile e Quirico, che mai ha affrontato un giudizio penale, vorrebbe rifiutare l’incarico. Ma il suo legame con Enrico, troppo forte per essere ignorato, lo costringe ad accettare la difesa. Al di là delle schiaccianti prove di colpevolezza, Quirico è assolutamente convinto dell’innocenza dell’amico, anche perché è uno dei pochi a essere a conoscenza di una verità antica e scomoda. Una verità inconfessabile e terribile che segnerà l’inizio di una vicenda giudiziaria dai contorni inquietanti. E la conclusione del processo potrebbe non essere sufficiente a dissolvere le ombre del passato…
Recensione
Questa nuova sorprendente pubblicazione Newton Compton ci porta a fare la conoscenza di Quirico D’Escard, giovane e ancora inesperto avvocato civilista cagliaritano, creato dalla penna di Paolo Pinna Parpaglia.
Abituato a occuparsi di risarcimenti danni, eredità e questioni burocratiche, Quirico si ritrova improvvisamente con l’acqua alla gola quando viene contattato da Enrico, suo vecchio amico, incolpato dell’omicidio di una giovane studentessa durante una gita scolastica.
Da quel momento in poi per il giovane avvocato inizia un vero e proprio tormento: tutti gli occhi si puntano simultaneamente su di lui e sul suo cliente, considerato da subito definitivamente colpevole ma ostinato ad affidarsi all’amico perché consapevole della sua innata lealtà. Quirico dovrà fare di tutto per dimostrare di non essere l’inetto che tutti pensano e soprattutto di rimanere a galla tra cavilli legali e procedure penali di cui non ha mai sentito parlare.
Appare fin da subito praticamente impossibile non affezionarsi al protagonista, che esprime a pieno tutta la sua frustrazione e la sua paura nei confronti di una situazione per lui totalmente nuova e decisamente troppo delicata per le sue competenze, ma che allo stesso tempo non si lascia abbattere, nemmeno dalla più epocale figuraccia e dall’antipatia dello spietato PM; totalmente sicuro dell’innocenza dell’amico, è pronto a fare di tutto per tirarlo fuori da quella brutta situazione.
Quirico D’Escard non sarà però totalmente solo in questa impresa, ad aiutarlo ci saranno infatti gli amici di sempre, coloro che conoscono Enrico come e meglio di lui, e anche una persona imprevedibile, la bella avvocatessa Antonella, tecnicamente nemica ma, in fondo, sinceramente fedele alla ricerca della verità.
La cosa più piacevole di questa lettura è senza dubbio la scorrevolezza e la ricchezza della struttura, che permette al lettore di aver voglia di girare una pagina dietro l’altra e continuare a leggere per scoprire ciò che si nasconde davvero in questa sordida vicenda.
Più legal thriller che giallo, il libro di Parpaglia presenta caratteristiche molto interessanti, soprattutto per gli amanti delle storie di tribunale, ma più di tutto annulla tutte quelle fantasie scaturite da libri e sceneggiati americani, mostrandoci realmente come si svolge un procedimento penale nel nostro Paese; un percorso estenuante, ricco di pregiudizi e in cui, anche chi meno te lo aspetti, può decidere di giocare sporco, senza alcuna esitazione.
Oltre al processo di Enrico, Quirico dovrà destreggiarsi contemporaneamente in un altro caso, ben più nelle sue corde ma non per questo privo di colpi di scena: lo scontro tra una ricca donna cagliaritana e i nipoti acquisiti, per il possesso di una grande eredità.
I due casi, seppur così diversi, scorrono in parallelo e danno luogo a insegnamenti e a messaggi davvero importanti sull’amicizia, sulla fedeltà e soprattutto sulla sincerità.
“Quasi colpevole” è il primo caso di Quirico D’Escard e presenta tutte le caratteristiche per creare una serie degna di tutto rispetto. Attendo con trepidazione di scoprire quali altri intrighi il giovane avvocato dovrà cercare di sbrogliare.
Paolo Pinna Parpaglia
Paolo Pinna Parpaglia è nato nel 1974. Laureato in Giurisprudenza, svolge la professione forense dal 2005. Vive a Cagliari con la compagna e le due figlie gemelle. Ha lavorato per un breve periodo come collaboratore presso «L’Unione Sarda». Scrivere è una passione e un modo per evadere dagli schemi della scrittura giuridica.