Qui giaccio




Recensione di Giusy Ranzini

Autore: Luigi Schettini

Editore: Golem Edizioni

Pagine: 200

Genere: Thriller-noir

Anno Pubblicazione: 2015

 

 

 

 

Dopo ” I delitti del faro” e ” Giallo Zafferano”, la saga del brillante coroner Tom Sermon continua in questo terzo capitolo, che ha un titolo da brividi: “Qui giaccio”. È l’ultimo romanzo del giovane scrittore Luigi Schettini, che prende il titolo dai versi di un componimento di Nietzsche, il “Canto del capraio”, i cui brani vengono ritrovati nel corso della storia.

Tom Sermon, famoso coroner di Winnipeg, giunge a Roma con la sua famiglia, per godersi una breve e tranquilla vacanza. Non appena atterra in Italia, però, viene raggiunto all’aeroporto dal commissario Giacomo Negri che gli propone di collaborare attivamente ad un caso molto particolare, verificatosi nel cimitero monumentale del Verano.

Quell’apparente quiete iniziale non tarderà ad essere sconvolta: Tom si ritroverà immerso in un’indagine agghiacciante, che vede per protagonista un sadico serial killer che martirizza le proprie vittime, imbalsamandole vive, seguendo un atroce rituale, e recitando prima di ogni omicidio un canto di Nietzsche (il Canto del Capraio), che inizia proprio con la frase “Qui giaccio…”.

Un’avventura da brivido che fonda le sue radici nel passato, in un salto a ritroso nel tempo di circa vent’anni, quando un fatto di sangue innesca un inarrestabile spirito di vendetta. Si tratta della sfida più difficile che Sermon abbia mai accettato. Un viaggio contornato da morte, sospetti e paure, che obbliga tutti a guardarsi alle spalle ed a domandarsi chi sarà il prossimo a morire.

“La mia mente è viva e vegeta.
La mia mente è piena di orrori. Io sono orrore. Orrore.
La stessa sensazione che ho letto negli occhi della prima vittima, proprio un attimo prima che glieli strappassi con furia. Di sangue ne è colato tanto, a litri, ettolitri forse… un fiume. Ma non quel tanto necessario a lavare la sua colpa.
Ho visto la sua vita scorrere tra le mie mani ed abbandonare il suo corpo dopo atroci sofferenze. Ciò mi ha dato forza… un potere inimmaginabile. La sua sorte è stata agli ordini della mia volontà.
Le mie mani fremono dalla voglia di uccidere ancora. No… non mi fermerò qui. Ci sono gli altri. Le altre belve, che portano sulle loro spalle l’inestimabile debito della morte. La lama è pronta e ben affilata.
Il gioco è appena iniziato e io sono qui ad agitare i dadi nella mia mano.”

(Estratto di: Schettini, Luigi. “Qui giaccio.” Golem Edizioni)

Un thriller adrenalico, avvincente e agghiacciante dalla prima pagina all’ultima.
Il panico accompagna il lettore, pagina dopo pagina, fino al sorprendente finale.

 

Dice bene, Asia Argento, nella prefazione al libro:

“La componente psicologica che fa da “colonna sonora” al romanzo è indiscutibilmente il panico, del quale Schettini sembra aver intrapreso un attento ed efficace studio durante la stesura, al fine di suscitarlo al meglio.”

 

L’autore ha la capacità di avviluppare il lettore nella trama, a tal punto, da non farlo staccare dalle pagine del libro.
Aiuta molto la struttura che ha scelto: capitoli brevi che permettono, a chi legge, di seguire la trama in modo ottimale, senza stancarsi e senza rendersi conto dello scorrere delle pagine.

Originale la scelta di due diversi IO narranti: il killer, narra, al presente, in prima persona; la narrazione corale è, al passato, in terza persona.

Lo narrazione, è veloce ed incalzante, anche se, a volte, è un po’ rallentata dai troppi dialoghi.
Storia sicuramente noir, dove il lettore potrá trovare tinte cupe ed emozioni forti.
L’autore ha saputo dosare le componenti giallo, noir, fino a giungere all’ horror, senza mai esagerare.
In conclusione, “Qui giaccio” è un romanzo ben strutturato e accattivante, consigliato soprattutto a chi ama i thriller-noir, ad alto impatto emotivo.

 

 

Luigi Schettini


Luigi Schettini nasce a Roma nel 1989. Oltre ad essere un valente giallista, nella vita è insegnante/coreografo hip hop e attore. Grande cultore del cinema di Dario Argento e della letteratura horror e legal thriller di Stephen King e Patricia Cornwell, scrive storie da sempre e all’età di 17 anni dà vita al suo primo romanzo. Pubblica I delitti del faro nel 2008 e Giallo Zafferano nel 2011. Con Golem edizioni ha pubblicato Qui Giaccio che ha vinto numerosi premi letterari italiani e internazionali tra cui “Un libro per il cinema 2016” al Festival “Cinema&Libri” di Roma.

 

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